SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Domenica 11 febbraio. Gli appassionati del podismo si appuntino questa data. San Benedetto tornerà a ospitare, per il quinto anno consecutivo, una delle maratone più originali del panorama italiano. Perchè? Semplice: perchè si corre sulla spiaggia, in condizioni dunque poco ortodosse.
La partenza e l’arrivo è fissata presso l’area dell’ex camping e il percorso si snoda lungo la spiaggia di San Benedetto e Porto D‘Ascoli, su un circuito di circa 8,43 km da ripetersi 5 volte, per un totale di 42,195 km. Tempo massimo di percorrenza 6 ore e 30 minuti.
La manifestazione, organizzata dai Maratoneti Riuniti San Benedetto, in collaborazione con l’Uisp di Piceno e patrocinata dalla Regione Marche, dalla Provincia di Ascoli e dall’amministrazione comunale, è approvata dalla FIDAL e ha già raccolto circa 300 iscritti, con atelti provenienti da tutta Italia e anche dall’Estero.
«Abbiamo raccolto adesioni persino dall’Ungheria e dalla Croazia», ha affermato l’organizzatore Francesco Capecci. «Verrà anche un keniano desideroso di vincere e molte stelle dell’atletica italiana. Mi preme sotolineare come accanto alla canonica 42 km quest’anno ci sarà una mini-maratona di 10,195 km, aperta a tutti i tesserati FIDAL, UISP e altri enti di promozione riconosciuti dal CONI».
Tra i big presenti Mario Fattore, campione italiano specialità 50 km, il “maratoneta di Dio” Ulderico Lambertucci, che ha percorso a piedi la distanza Macerata- Pechino (11700 km) e, recentemente, ha anche unito, correndo, tutti i santuari di Europa percorrendo in 3 anni la distanza di circa 7 mila chilometri: poi, dall’alto delle loro 100 maratone corse in un anno, ci saranno anche Angela Gargano e Michele Rizzitelli, coppia tedofora alle ultimi Olimpiadi di Torino.
Da sottolineare infine la partecipazione di Giuseppe Togni, 80 anni, mitico “supermaratoneta” che nella sua vita ha superato le 705 maratone.
Soddisfatto dell’organizzazione anche l’assessore allo Sport di San Benedetto Eldo Fanini: «Tutte le maratone e gli eventi organizzate dall’instancabile Capecci sono sinonimo di qualità e forniscono la spinta necessaria per far partire anche un tipo di turismo “sportivo” utile per far conoscere la nostra città in Italia, e non solo, in virtù della particolarità della manifestazione».
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