GROTTAMMARE – Per vedere l’intervista a Renato Curcio (formato Quick Time) cliccate sulle icone a destra.
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Quasi 400 persone hanno assistito alla conferenza di Renato Curcio, venerdì 2 febbraio, al Kursaal, mentre fuori almeno altre 50 hanno contestato l’arrivo dell’ex leader delle Br (per la maggior parte militanti del centrodestra e, in molti, di Alleanza Nazionale), sventolando tricolori e mostrando uno striscione con su scritto “Rossi di vergogna” mentre cantavano l’inno italiano.
Curcio ha parlato alla vasta platea di consumo globale e di precariato nel lavoro, fornendo molti esempi pratici tra cui sono spiccati, ad esempio, i disastri ambientali e sociali che avvengono sul delta del Niger a causa dello sfruttamento dell’Eni, e la piaga dell’estrazione del coltan nelle miniere del Congo. In particolare, in quest’ultimo caso, Curcio ha spiegato come le ricerche dell’Onu parlino di circa un milione e mezzo di morti a causa di combattimenti per controllare il traffico del coltan. Questo materiale serve per garantire elevati rendimenti dalle batterie di telefonini e computer portatili, anche se, contenendo elementi radioattivi, potrebbe dar luogo a commerci paralleli. Per la sua estrazione vengono impiegati bambini di neanche dieci anni, che riescono ad intrufolarsi nei cunicoli, che muoiono giovanissimi a causa di questo lavoro.
L’assessore alla Cultura di Grottammare Enrico Piergallini, intervenuto prima della conferenza di Curcio, è stato critico con il comportamento della Regione Marche che ha ritirato il patrocinio all’associazione Blow Up (organizzatrice della serata) proprio per l’arrivo di Curcio. «Io amo ascoltare e confrontarmi senza pregiudizi» ha affermato Piergallini.
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Flammini, lei mi è sembrato un po' ossequiante nei confronti di Curcio o sbaglio?
Cattivo, per una volta sono "cattivo" anche io: ossequioso o ossequiante? Scherzo!
Comunque non credo di esserlo stato. Volevo sapere cosa sentiva ad essere considerato ancora oggi un "cattivo (anche lui) maestro" e ha risposto, gli ho chiesto se conosceva Peci e mi ha risposto. Se lei crede che bisogna essere aggressivi perché si è di fronte ad un ex brigatista, mi dispiace di averla delusa.
Saluti
Oggi giorno e' sempre piu' difficile trovare persone che lottino per ideali,sia a destra che a sinistra.Curcio rappresenta la testimonianza di un periodo storico dove molte lacrime sono state versate cosi' come pure la destra possiede persone che lottarono per degli ideali.Probabilmente tutti e due vengono accumunati da principi sociali probabilmente simili.Sta di fatto che ideali di ambedue gli schieramenti possiedono radici profondamente diverse.Non per questo pero' potrebbero ritrovarsi a comabattere lo stesso avversario : il potere economico.Solo questione di buona fede ideologica.Non si puo' giudicare Flammini per una sua posizione in merito all'argomento ma diversamente lo farei nel caso… Leggi il resto »
Caro Mas,
mi trovo d'accordo con lei. E la assicuro che avrei intervistato anche un esponente come Fioravanti. Nel caso di Curcio, nell'intervista video, ho cercato di far emergere gli aspetti più legati al nostro territorio, mentre nello scritto mi è piaciuto far riferimento ad elementi "pratici" e meno "astratti".
Il tema del coltan in Congo, che voglio personalmente approfondire, mi era ad esempio ignaro. Credo che sarebbe vergognoso, per me, non divulgarlo ai lettori perché me ne mette a conoscenza un ex brigatista.
Vedi caro flammini è qui che casca l’asino, non è chi hai intervistato o chi avresti voluto intervistare, è che questi individui sia di destra o di sinistra, scusa estrema destra o estrema sinistra non hanno nessun diritto all’intervista, anche se hanno pagato col carcere, perchè non hanno diritto alla parola chi uccide o ordina di uccidere, perchè quelle persone morte non solo non possono parlare ma nemmeno fare una camminata sulla sabbia del loro mare, mentre a questi fenomeni, grazie a voi (giornalisti) diventano star, la colpa è anche tua che scrivi di questi individui, quello che dovresti scrivere… Leggi il resto »
Caro Halexx, so abbastanza bene cosa sono stati gli anni di piombo in Italia. Abbiamo ascoltato Curcio perché abbiamo fatto il nostro dovere di giornalisti. La cronaca è sacra. Sergio Zavoli, d’altronde, è stato un maestro nel ricostruire gli anni di piombo, e non si è fatto scrupolo di ascoltare moltissimi brigatisti, sia rossi che neri. Aggiungo comunque che anche coloro che hanno contestato l’arrivo di Curcio, hanno messo l’indice più sul fatto che fossero manifestazioni patrocinate da enti pubblici che sull’arrivo di Renato Curcio. Il consigliere regionale di An Castelli mi ha infatti dichiarato: «Non vogliamo impedire a nessuno… Leggi il resto »
Ha ragione Castelli quando dice che la parola non puo' essere negata quando si ha facolta' di esprimerla e Flammini pertanto non ha fatto niente altro che esercitare il sacrosanto diritto al lavoro di giornalista.Ma quanti giornalisti hanno intervistato ex mafiosi oppure effettuato riprese video a sequestratori e sequestrati.Halexx e' leggermente di parte ed invece di entrare in merito alle questioni ne fa solo questioni personali.Bravo a Castelli che ha Grottammare ha sostenuto l'idea che non si nega la liberta' di parola e tenete presente che Castelli era in prima fila con altri esponenti che sicuramente di Curcio sino ad… Leggi il resto »