Commenti. Ringrazio di cuore tutti coloro che commentano civilmente i nostri articoli. Sono in costante aumento permettendo la realizzazione del nostro progetto che vuole i lettori coinvolti e partecipi alle vicende del territorio. E’ questo, secondo noi, il modo migliore per riavvicinare la gente ai problemi delle varie città interessate e quindi alla politica. Un’informazione sempre più partecipata, e non subita come è accaduto fino ad oggi, non può che rendere un grosso beneficio a tutta la comunità.
Samb. La squadra rossoblu è attesa dalla prova del fuoco allo stadio “Zaccheria” di Foggia, un campo dove per i nostri colori si sono verificate spesso svolte positive. Da lì partì la corsa ai play off della banda Ballardini; lì la Samb in serie B disputò la più bella gara della sua storia: “Lezione di calcio allo Zaccheria”, titolò allora l’Espresso Rossoblu il magnifico 3 a 0 per i ragazzi di Nedo Sonetti; in quello stadio una magnifica rimonta da 0-2 a 3-2 sancì una salvezza quasi impossibile tra i cadetti. Un risultato positivo potrebbe convincere tutti che la squadra di Ugolotti rispetta le avversarie ma non teme nessuno ed iniziare un cammino diverso, magari ricco di nuove speranze. Salernitana (1-5), Avellino (0-3), Taranto (2-4) sono debacle che non devono più ripetersi.
Tg5. Abbiamo chiesto ai responsabili di Repubblica.it e Tg5 una rettifica per la falsa notizia che immagini hard all’interno di una scuola erano state diffuse tramite il nostro quotidiano on line. Il giornale diretto da Vittorio Zucconi ha assolto il compito con queste parole: “Il video è stato diffuso su internet in uno dei siti internazionali che raccolgono materiale del genere. Sui siti locali sono comparse interviste (ovviamente anonime, data l’età degli intervistati e l’argomento) che raccontano quanto è accaduto…. La questione è stata sollevata, dopo attente verifiche, dal sito Sambenedettooggi.it, molto attento alle questioni locali…” Il Tg5 così: “E a proposito delle immagini hard, il direttore di questo Tg Telematico locale ha smentito che quel filmato a luci rosse sia stato mai diffuso dal suo web…”, come se il sottoscritto fosse sotto inchiesta e avesse “smentito” una qualsiasi accusa. Accusa che invece non esiste come non esiste neanche il fatto. Da qui la nostra diffida scritta (vedi servizio della redazione in primo piano) alla direzione di Tg5 per non aver ottemperato in modo esauriente alla nostra, riteniamo, legittima richiesta. Per noi, giornalisticamente, il caso è chiuso.