SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Continuano a portare bene le formazioni siciliane alla squadra di hockey in line della Pattinatori Sambenedettesi, che dopo il vittorioso esordio di quindici giorni fa contro i Palermo Phoenix, supera anche l’ostacolo Catania Flames. Alla pista Panfili si è ripetuto lo stesso copione dell’esordio in campionato, coi padroni di casa che hanno condotto dall’inizio alla fine la contesa. La nuova stagione in A2 insomma, non poteva cominciare meglio.
Ma andiamo con ordine. Coach Paxton contro i Flames deve fare a meno di Bugari ma recupera Ficcadenti, al rientro dopo il turno di squalifica scontato contro Palermo. Subito sugli scudi la formazione marchigiana, che mette in seria difficoltà gli avversari, mai in grado di tenere testa a Vagnoni e soci.
Dando uno sguardo alle statistiche della partita salta all’occhio la differenza in fase conclusiva, con ben 23 tiri in favore dei rossoblu, contro i 7 di Catania. Tale superiorià, ovviamente, si traduce in gol: alla fine la Pattinatori ne iscriverà a referto sette. Uno appena invece appannaggio degli ospiti.
La nuova linea in attacco di Talamonti-D’Onofrio, col secondo protagonista di un ottimo rientro, domina il primo tempo. Talamonti, oltre a segnare 2 gol – dopo due partite il giocatore ha già raggiunto quota 4 reti, risultando il più prolifico della sua formazione – serve al compagno un assist vincente.
La prima linea composta dal capitano Mauro Vagnoni (per lui un gol) e bomber Tiburtini (2) è stata ancora una volta colpevole di un inizio partita lento e poco fantasioso.
Coach Paxton, a tale proposito, da buon perfezionista quale è, commenta: «Abbiamo ancora troppi problemi nell’uscire dalla nostra zona. I passaggi, quando conduciamo l’attacco non sono fluidi, e spesso il gioco è interrotto prima della metà campo. Spesso segniamo grazie alla bravura del singolo giocatore che non per l’abilità del gioco di squadra».
La prova del nove per i rossoblu domenica prossima, sempre in casa, contro il Milazzo. Guarda casa un’altra siciliana. E se portasse davvero bene?