SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Giù il cappello. In pochi se ne saranno accorti, ma andando a scandagliare i numeri delle ultime quattordici giornate, guarda caso tanto quanto Guido Ugolotti siede sulla panchina rossoblu, la Samb risulta una delle formazioni più in forma del C1/B.
Traduciamo: sono 22 i punti messi in cascina dai marchigiani, per una media pari a 0,6 punti a partita. Meglio hanno fatto solo l’Avellino (29), che niente niente sta lassù in cima alla graduatoria della divisione meridionale; il Ravenna (24), i romagnoli fino all’altro ieri erano l’undici designato ad ammazzare il campionato; e il Taranto, che pur tra alti e bassi non ha mai fatto mistero di proporsi per un torneo d’èlite. Ventidue, dopo la vittoria proprio ai danni dei pugliesi, è il bottino pure della Cavese, altra matricola ambiziosa del girone B.
Insomma: la Samb di Ugolotti si iscrive di diritto tra le formazioni del momento. Anche contro il Lanciano, pur senza tralasciare le sofferenze difensive palesate in più di un frangente – ma in fin dei conti quella frentana era la stessa formazione che la settimana prima aveva battuto nientemeno che la Cavese – Landaida e soci hanno fatto vedere un buon gioco e soprattutto un carattere decisamente superiore a quello che ci si potrebbe aspettare da un gruppo giovane e rinnovato in toto rispetto all’anno passato.
Occorre restare coi piedi per terra, anche perchè basta davvero poco (diciamo sì e no due sconfitte) per sprofondare di nuovo, eppure la vittoria contro il Lanciano lascia in dote più di un motivo per sorridere e pensare positivo per il prossimo futuro. Non era facile tornare all’appuntamento coi tre punti (l’ultimo hurrà allo stadio Bianco di Gallipoli, lo scorso 23 dicembre), non solo in virtù della sconfitta patita a Taranto, ma anche e soprattuto per le polemiche, le tensioni e le incertezze che il caso Morante – caro presidente Tormenti ci perdoni, ma di “caso” si può e si deve parlare, altrochè – aveva generato.
Mister Ugolotti al solito ha saputo gestire con intelligenza la situazione, facendo capire al ragazzo, comunque fondamentale per la Samb (lo abbiamo visto pure contro il Lanciano), che il rispetto per i compagni di squadra viene prima di tutto. Ma non solo: il tecnico rossoblu ha saputo “tirare giù dalla soffitta” i vari Olivieri, Esposito e Desideri, giocatori che nel recente passato avevano avuto poco spazio e che invece nell’economia di questa prima vittoria del 2007 sono risultati fondamentali. Non è finita: perchè se Simonetta è rimasto in panchina, Grillo, il secondo volto nuovo del mercato di riparazione rossoblu, ha esordito davanti al proprio pubblico, facendo intuire che potrà davvero fare comodo alla Samb in questo girone di ritorno.
A proposito di mercato: guai a farsi prendere la mano da eventuali richieste che dovessero pervenire nel corso di questi ultimi tre giorni di trattative. Il gruppo, quello stesso gruppo che a partire dalla settima giornata ha saputo fare così bene, andando oltre le più rosee aspettative, merita di essere confermato in blocco. Tutti d’accordo?