GROTTAMMARE – Non poteva esserci miglior inizio per “Commedie nostre“. La rappresentazione della Compagnia “Llegrotte in scena” con lo spettacolo “LLavvìse pé le pròve de Lu bbucciò smaltatu” ha portato nella sala Kursaal tantissime persone, una partecipazione che sempre si spera, ma mai ci si aspetta. Neanche la replica è stata da meno.
I venti attori in erba dopo diversi mesi di prove hanno potuto raccogliere i frutti di tanto lavoro, diretti dal regista Professor Giarmando Dimarti con il coordinamento di Rosina Bruni. Il testo era una magistrale traduzione dialettale di Mario Petrelli di “La Giara” di Pirandello.
Le scenette comiche hanno portato grandi risa: La Bancarella, La nonna, Casa Sbalestra, La pace, La Fontanella di S.Pio; tutte storie nate su leggende ed avvenimenti del passato – e presente: Gino ha ancora la sua bancarella! – grottammarese.
La soddisfazione per l’Associazione Lido degli Aranci è enorme: scommettere – assieme all’assessore alla cultura Enrico Piergallini – e vincere sulla riuscita di una rassegna di teatro dialettale che riesca a non far dimenticare le tradizioni e il dialetto del nostro paese, è soddisfacente.
Gli organizzatori danno appuntamento a Sabato 27 Gennaio alle ore 21:30 con la commedia in tre atti “Uomo e galantuomo” di Eduardo De Filippo, messa in scena dal Gruppo Amici dell’arte di Offida.
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