SAN BENEDETTO DEL TRONTO – L’aula magna della Direzione Didattica del 1° Circolo (che comprende i plessi delle Scuole Primarie  Moretti e Zona Nord e le scuole dell’infanzia di via Puglia, Petrarca, Moretti e San Martino) ha ospitato lo scorso 8 gennaio il previsto consiglio di circolo che ha visto anche la partecipazione di numerosi genitori dei giovani alunni.

All’ordine del giorno c’era la discussione degli orari di funzionamento e di attività della scuola per l’anno scolastico 2007/2008.

La riunione, svoltasi con un’intesa costruttiva sia da parte dei componenti del consiglio di circolo che da parte dei genitori intervenuti, ha posto in evidenza l’importanza primaria della figura del bambino con forte attenzione alla sua crescita psico-pedagogica, rispetto a tutte le altre necessità operative avanzate, a detta anche dal Comune, al fine di raggiungere una razionalizzazione dei servizi, tra cui appunto anche l’ingresso e l’uscita proposto con orari 08.00-13.00 per tutte le scuole primarie della città.

«Il buon senso di tutti i presenti – hanno spiegato in una nota i genitori degli alunni del I° Circolo – ha fatto sì che gli orari di ingresso e di uscita non venissero modificati integralmente (8.30/13.00 con un rientro settimanale) salvaguardando il rientro, ma venissero adattati alle esigenze degli alunni, delle famiglie, nel rispetto dell’autonomia dell’Istituto a l’ingresso e l’uscita proposto con orari 08.00/13.00 per tutte le scuole primarie della città».

«D’altronde – si legge ancora nella nota – con quale spirito un genitore può portare a scuola un bambino, soprattutto, alle 8 del mattino e farlo restare per cinque ore intere sui banchi di scuola per sei giorni a settimana, senza che si ponga dei dubbi e nutra qualche preoccupazione? Ancora una volta, il 1° Circolo Didattico ha dimostrato una grande maturità nel saper affrontare tematiche fondamentali del mondo della scuola, come quelle che vedono il bambino al centro dell’azione educativa e formativa e le richieste delle famiglie orientate alla qualità dell’insegnamento.

I genitori degli alunni hanno riconosciuto, infine, che «anche l’Amministrazione comunale ha contribuito alla soluzione della problematica posta».