SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Ha ragione il parroco di San Filippo Neri, don Gabriele Paoloni, nel definire orgogliosamente “adulto” e quindi “Teatro” a tutti gli effetti, il piccolo e vecchio teatrino nato negli anni ’60 del secolo scorso assieme alla chiesa.
Domani, lunedì 25 dicembre, giorno di Natale, l’inaugurazione ufficiale assieme alla rirualificata Piazza San Filippo Neri. Poi tre spettacoli che avvieranno l’attività di questo nuovo Teatro sambenedettese verso una “carriera artistica” sicuramente all’altezza del valore, dell’eleganza e della capacità di questa struttura completamente rinnovata.

Mercoledì 27 dicembre, ore 21, «Natale all’Opera», serata musicale con il Quartetto “Note d’Autore”.

Giovedì 28 dicembre, ore 21, «Un ospizio in subbuglio», commedia in tre atti recitata dal Gruppo teatrale della Parrocchia San Filippo Neri.

Sabato 30 dicembre, ore 21, «Ti insegnerò a volare», rappresentazione teatrale da un libero adattamento tratto dal romanzo La gabbianella e il gatto di Louis Sepulveda, interpretata dal “Gruppo giovanissimi” della parrocchia.

Questa la storia del Teatro raccontata nella brochure di presentazione.

Dalla mia costruzione nel 1960 sono stato sempre luogo di incontro degli abitanti di questa zona. In questo luogo ancora da completare, le prime Eucaristie le ha celebrate Don Gaetano con la sua giovane Comunità. La prima in assoluto risale al 9 luglio 1961. Di seguito gli incontri formativi, gli spettacoli teatrali, i film per ragazzi e i momenti di festa sono stati vissuti in questo teatrino caro a tutti perché semplice, non intonacato, ma simpatico perché povero.

Negli ultimi anni, dopo le varie sistemazioni degli altri locali della Parrocchia, è venuto il mio turno di ristrutturazione, altrimenti non potevo più essere utilizzato per mancanza di agibilità e climatizzazione.

Sono stato risistemato nelle strutture di base, creando anche degli ampi locali sotto il palcoscenico. Sono stato corredato di impianti di sicurezza, abbellito e reso confortevole per tutti i possibili usi. Sono diventato finalmente la “Sala della Comunità” da utilizzare nel miglior modo possibile. Ora sono un vero teatro con 255 posti a sedere ed ampi spazi di accesso. Non sono sfarzoso ma dignitoso. Luogo dove ci si può incontrare serenamente.

Mi potete utilizzare voi ragazzi per i momenti di festa, voi giovani per gli incontri formativi e voi adulti per i vostri momenti di dialogo comunitario.