SAN BENEDETTO DEL TRONTO – «Dimostrate con i fatti i propositi di integrazione della comunità Rom contenuti nel programma elettorale di Massimo Rossi».

Continua lo scambio di vedute a mezzo stampa fra l’assessore all’ambiente del Comune di Ascoli Claudio Sesto Travanti e il sindaco di San Benedetto Giovanni Gaspari, che così aveva commentato la proposta controversa di trasferire in un casolare della Riserva la comunità Rom attualmente insediata in un casolare di Appignano: «Deriva da una mentalità erede di una cultura che nutriva disprezzo verso coloro che sono diversi, sia singoli che comunità. Forse Travanti considera ancora proponibili le riserve indiane, ormai lontane dalla cultura civile occidentale».
Travanti apprezza la disponibilità «a trovare una soluzione al problema Sentina con il Comune di Ascoli » manifestata da Gaspari, ma pensa che questa volontà di dialogo andasse manifestata prima dell’istituzione della Riserva regionale. Addebita a Gaspari anche «attacchi personali e cadute di stile» e ha diffuso una nota in cui si legge questo:

«Mi meravigliano le sue parole in tema di ghetti ed atteggiamenti infantili, sono i suoi compagni di sinistra che, sia sulla destinazione della Sentina che sul trasferimento dei Rom nel Comune di Ascoli, hanno inteso prima decidere e poi proporsi per concertare.
Credo che il Sindaco Gaspari e il suo pupillo D’Angelo siano gli ultimi a poter dare lezioni di cultura di governo, parlare di atteggiamenti infantili, di arroganza e di ghetti – se la Sentina è un ghetto la zona industriale di Ascoli dove vogliono trasferire i Rom non è certo il giardino dell’Eden».
«Invito allora Gaspari e il suo pupillo D’Angelo
– continua l’assessore Travanti – a essere coerenti e dimostrare la loro cultura di governo applicando nei fatti quello che è stato scritto nel programma elettorale del Presidente della Provincia Rossi (punto 3.1) con particolare riferimento all’integrazione dei Rom che- cito testualmente “devono avere accesso paritario a piani di edilizia popolare, a progetti di recupero di strutture dimesse, che permettano loro di attenuare le difficoltà ad ottenere diritto ad una abitazione”. Ritengo che la proposta di localizzazione alla Sentina risponda pienamente agli impegni assunti dalla sinistra e sono sinceramente meravigliato da questo atteggiamento di chiusura ed ostilità verso la comunità dei ROM che merita certamente più attenzione da parte delle amministrazioni in genere ma da quelle di sinistra in particolare che di tale sensibilità hanno fatto un punto di forza del loro programma.