GROTTAMMARE – La questione urbanistica resta al centro delle discussioni della politica grottammarese. L’opposizione di centrodestra, in risposta alle recenti dichiarazioni del sindaco Luigi Merli e del gruppo di centrosinistra “Solidarietà e Partecipazione“, risponde che «ètempo di sfatare il mito del milione di metri cubi tagliati nel Piano regolatore approvato in via definitiva nel 1998» (giunta Rossi).
«I paladini dell’ecologia dimenticano sempre di raccontare tutta la storia» continua l’opposizione: «Il Piano regolatore precedente a quello attuale era stato approvato nel 1974, appena dopo il boom economico e che nello stesso si era prevista una espansione della nostra città fino a 30.000 abitanti. Venti anni dopo, quando è iniziato l’iter per il nuovo Piano, la popolazione era di circa 14 mila abitanti, e si è stimato che nei dieci anni successivi Grottammare dovesse arrivare a circa 17 mila abitanti: per questo si è ridotta la volumetria».
Non manca, da parte del centrodestra, un elogio al consigliere regionale della Margherita Sandro Donati: «Ha messo in risalto il problema dell’attuale urbanistica grottammarese», affermano i consiglieri di minoranza.
Riguardo l’attuale Piano regolatore, il centrodestra afferma che «il tanto sbandierato Piano regolatore ha subito una serie di varianti ogni volta atte ad aumentare le volumetrie a scapito del verde: caso emblematico, ma non isolato, la zona ex Cardarelli che da una iniziale zona a verde pubblico è diventata un quartiere con diverse palazzine».
Secondo l’opposizione, inoltre, presto «una grossa colata di cemento cadrà su una grossa zona agricola».
«Visto che questa amministrazione è sostanzialmente la stessa che ha approvato il Piano regolatore» continua il centrodestra, «invece di fare ammenda, per avere creato uno strumento inadeguato, dice agli altri che non hanno capito, proclamando che le aree verdi sono aumentate. La domanda a questo punto è spontanea, la superficie non edificate sono aumentate o diminuite?»
Rispetto alle dichiarazioni dei Verdi, che in questi giorni hanno difeso il vicesindaco Cristina Costanzo, l’opposizione scrive che «invitiamo i Verdi a guardare approfonditamente gli atti amministrativi riguardanti l’urbanistica: noi abbiamo l’impressione che la vice sindaco sta all’ecologia come Erode in un asilo. Infine ci chiediamo come mai l’interesse di questa amministrazione è incentrato tutto sull’urbanistica? E perché le pratiche consiliari di edilizie più sostanziose viaggiano con iter accelerati, e spesso con pesanti aumenti di volume?»