SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Abbiamo intervistato Claudio Travanti, assessore all’Ambiente del Comune di Ascoli, per conoscere la sua opinione in merito allo sviluppo della Riserva regionale della Sentina e per chiarire il punto di vista della giunta comunale della città che dal 1978 è proprietaria dei due terzi di quel territorio.
Assessore Travanti, per quale motivo ha proposto il trasferimento in un casolare della Sentina della comunità Rom stanziata nel territorio di Appignano del Tronto?
«Il vecchio sindaco di Ascoli Roberto Allevi decise il trasferimento di quella comunità ad Appignano negli anni del suo mandato, dal 1995 al 1999, concedendo ai Rom un casolare e un terreno di proprietà del Comune di Ascoli. Ora si parla di un loro trasferimento nell’area di Brecciarolo, che però è troppo degradata e insalubre. Crediamo che concedere loro uno dei nostri casolari nella Sentina rappresenti un segno di rispetto verso questa comunità, che potrebbe anche concorrere alla valorizzazione della Riserva».
Lei è anche un componente del comitato di indirizzo della Riserva ma il presidente Pietro D’Angelo afferma che questa proposta non è mai stata vagliata in quella sede.
«E’ vero, però bisogna dire che anche la Provincia di Ascoli preme da tempo per un giusto inserimento dei Rom nella nostra società. Un anno fa organizzò un convegno proprio su questo tema. Riguardo a D’Angelo, non me ne voglia però voglio sottolineare che lui percepisce uno stipendio mensile pari al 40% di quello del sindaco di San Benedetto, che nominandolo gli ha offerto un’alternativa alla fine del suo mandato di consigliere regionale. Non ho mai votato favorevolmente a nessuna delibera adottata dal comitato, mi sono sempre astenuto perché il Comune di Ascoli non condivide la legge regionale che ha istituito la riserva nel dicembre 2004, di cui D’Angelo era il relatore».
Perché non la condivide?
«Un vasto terreno di nostra proprietà è stato sottoposto a un vincolo di legge senza che il Comune di Ascoli sia stato consultato. E’ ancora più grave che questa sorta di esproprio sia avvenuto ai danni di un ente pubblico. Non siamo stati trattati bene dalla Regione Marche. E pensare che uno dei motti della sinistra è “concertazione”. La realtà è che non rispettano la proprietà privata».
La delibera risale a due anni fa. In questo tempo non risulta che il vostro Comune si sia mai lamentato.
«Guardi, all’inizio io sono stato un semplice osservatore nel comitato di indirizzo, poi ho deciso di entrare ufficialmente su delega del sindaco Celani. Per un anno ci sono state poche riunioni, poi lo scorso gennaio è stato approvato lo statuto della Riserva. Nel frattempo ci sono state cose che non abbiamo condiviso, come il fatto che l’organo consultivo della Riserva doveva essere costituito da associazioni riconosciute dalla Regione. Il Comune di San Benedetto ci ha anche proposto informalmente di vendergli la torre del porto, lo storico edificio del 1543, per ospitarvi la sede del comitato».
Quali proposte fate per valorizzare la Sentina?
«La vocazione originaria della zona è l’agricoltura, ma non è stata assecondata dal vecchio sindaco Allevi. Oggi si potrebbero fare anche degli agriturismi. Abbiamo bisogno di valorizzare i casolari e il territorio, è vero che incassiamo gli affitti ma paghiamo anche l’Ici. Non possiamo subire i vincoli di una legge non condivisa».
Conferma di aver minacciato la recinzione della Sentina?
«L’Ufficio Legale del nostro Comune ci ha confermato che la recinzione di una nostra proprietà rientra nei nostri pieni diritti. Non vogliamo arrivare a questo, però coloro che oggi la fanno da padroni nella Riserva devono cambiare mentalità. Mi riferisco soprattutto alle associazioni».
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Io penso a questo punto il Sig. Travanti voglia incrementeare l'astio non solo tra i due comuni ma anche tra le associazioni e, mi riguarda direttamente tra gli abitanti di San Benedetto, che dovranno secondo lui rinunciare a una riqualificazione della "Sentina "mirata e condivisa da tutti escluo il sig Travanti, e l'idea isolata di un'assessore di un comune a 30 kilometri di distanza che decide da solo cosa fare della riserva della sentina, dimenticavo gia che ce' potrebbe anche progettare di costituire nei casolari abbandonati centri per l'accoglienza degli extracomunitari,oppure ricoveri invernali per PASTORI che scendono al mare per… Leggi il resto »
Qui si parla di "riserva" e di mandarci i ROM.
Assomiglierebbe molto alle riserve indiane d'America.
I racconti di chi ha più anni di me, dicono che questa zona era un punto di sosta degli uccelli migratori, quindi, non mi sembra che la sua vocazione sia stata sempre agricola, o almeno esclusivamente.
Il signor Travanti, ad ogni modo, da l'impressione di agire d'orgoglio e basta.
Saluti
Sarà anche proprietà privata di Ascoli, ma "moralmente" e "praticamente" la Sentina è di San Benedetto. Sulla Sentina è giusto che decidano i sambenedettesi, non gli ascolani. Ovviamente il comune di Ascoli andava sentito quando è stata istituita la Riserva, ma perché avrebbe dovuto dire di no? Il destino della Sentina è di essere un area protetta, un lembo di natura tra Porto d'Ascoli e il Tronto, senza cementificazioni o edificazioni (men che meno per i Rom…).
HAHAHA l’avete vista la foto dell’assessore ,grazie d’averla pubblicata
almeno se lo dovessimo vedere per caso jo’ la “sentina” sapremo a chi rivogerci e soprattutto cosa “dirgli”.
ora capisco perche’ si interessa tanto dei “Rom ” …. Li vuol mandare alla sentina per nascondere qualcosa?
Gli ascolani vogliono essere liquidati? Ebbene liquidiamoli e mandiamoli a casa. Non ci sono le risorse economiche? Male, molto male perchè dal 1978 ad oggi si sarebbero dovute e potute mettere da parte le somme per quei terreni che sono parte integrante della nostra città … poi non lamentiamoci dello scempio che hanno fatto, fanno e faranno gli ascolani anche in barba alle leggi.
P.s. a questo giornale mancano solo le previsioni meteo per la riviera delle palme
Leggendo l'intervista al Sig. Travanti ho sentito un forte bisogno di scrivere le mie sensazioni. In primo luogo, prima di accusare il Sig. D'Angelo di avere uno stipendio del 40% di quello del Sindaco forse dovrebbe dire che anche lui percepisce il gettone presenza. Riguardo al mandato di D'Angelo ritengo che sia una scelta opportuna dato che ha sempre lamentato la perdita dei fondi e il menefreghismo nei confronti della Sentina. Adesso ha la responsabilità della zona e vogliamo da lui risultati, non più polemiche. Come componente dell'Associazione Sentina, ritengo offensivo ciò che il Sig. Travanti dice nei confronti delle… Leggi il resto »
Prima di intraprendere una decisione del genere oltre a consultare chi di dovere il Sig. TRAVANTI dovrebbe chiedere il consenso,l approvazione della popolazione circostante sullo stanziamento dei ROM alla Sentina; altrimenti non solo sarà difficile favorire un integrazione della comunità Rom con i cittadini, si rischia altresi' che questi insorgano contro le decisioni dell autorità alimentando l astio contro i ROM.