Abbiamo chiesto ulteriori spiegazioni al sindaco Gaspari per l’atteggiamento della sua giunta, a proposito di contributi pubblici, esattamente contrario ai contenuti del libro “Il costo della democrazia”, citato all’uopo dal consigliere repubblicano, Antonio Felicetti. Articolo che vi proponiamo in Primo piano.
Ci ha risposto che, dal 1° gennaio 2007, si farà così, tutti i contributi saranno assegnati in modo trasparente. Nostra traduzione: fino a dicembre 2006 gli amministratori pubblici potevano e possono fare quello che vogliono con il denaro dei cittadini. Per i sambenedettesi è una risposta esauriente? Credo proprio di no. Come se chi commette un reato chiedesse la libertà con le parole: «Da questo momento non lo faccio più».
Dovrà spiegarsi in modo migliore se vuole veramente che la vicenda Whiff Club abbia degna conclusione. Fra non molto saranno costretti a parlarne anche altre testate giornalistiche se non vogliono perdere completamente credibilità presso i propri lettori. Perché, silenzio dopo silenzio e non per colpa nostra, la vicenda sta assumendo contorni sempre più preoccupanti (le fatture, per esempio, sono documenti scottanti e se dovessero venire alla luce irregolarità…) e sarà difficilissimo, direi impossibile, riderci sopra da quel momento in poi.
Ricordo (con un paragone irriverente ma calzante) che ai tempi di Antonio Venturato (ex presidente della Samb negli anni novanta) certi giornali, gli stessi di adesso, mi ridevano alle spalle quando io scrivevo che avrebbe fatto scomparire la società rossoblu mentre loro, non solo chiudevano entrambi gli occhi, ma davano conforto all’operato del cosiddetto “finanziere trevigiano”. Attenzione anche a non sottovalutare la “squadra avversaria”. E’ la migliore ricetta per collezionare sconfitte.
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Perché avere paura di ammettere gli errori?
Perché avere paura di risponedere adeguatamente alle domande su alcune sovvenzioni?
Sarebbe ora che la chiarezza, onestà e serietà fossero rivalutate.
Solo dopo una candida e sincera ammissione degli errori, sarà possibile andare avanti e fare in modo che non accadano più.
Trincerarsi dietro silenzi, risposte sibilline mi sembra un po' infantile.
Saluti