SAN BENEDETTO DEL TRONTO – «La situazione nella Riserva regionale della Sentina sta degenerando, il Comune di Ascoli è proprietario dei due terzi del terreno e purtroppo sta dimostrando di voler sfruttare l’area protetta solo per i propri tornaconti economici».
E ancora: «Devono capire che indietro non si torna, purtroppo però pare che per loro non si dovrà neanche andare avanti. Hanno minacciato di recintare tutta l’area».
Pietro D’Angelo dixit. Il presidente del comitato d’indirizzo della Riserva racconta alla stampa sambenedettese di un confronto televisivo avuto con l’assessore all’ambiente di Ascoli Claudio Travanti, andato in onda martedì 5 dicembre su un’emittente locale.
«Travanti ha affermato di essere contrario alla Riserva della Sentina e lo ha fatto parlando a nome della giunta del Comune di Ascoli». La cosa curiosa è che Travanti è anche un componente del comitato di indirizzo della Riserva, anzi è l’unico rappresentante del Comune di Ascoli nell’organo di gestione dell’area protetta. Pochi giorni fa è balzato all’onore delle cronache locali per aver manifestato l’intenzione di trasferire i Rom stanziati ad Appignano in un casolare della Sentina (clicca qui).
«Bisogna capire che la Sentina è una risorsa per tutto il comprensorio – protesta D’Angelo – prima degli interessi singolari va tutelato l’interesse della collettività, anche se questo singolo è proprietario dei due terzi dell’area. Stiamo pur sempre parlando di un’area protetta riconosciuta dalla Regione Marche».
Lo storico leader dei Verdi fa anche un appello al sindaco Gaspari e alle forze dell’ordine, in primis la Guardia Forestale e i Vigili Urbani: «Non è possibile che nessuno veda e punisca seriamente i 18 abusi edilizi che ci sono nella Riserva. Uno dei principali artefici di questi abusi ha anche impedito al personale della Riserva di predisporre la nuova segnaletica. Faccio notare che su questo soggetto pende anche un’ordinanza di sfratto per morosità verso il Comune di Ascoli».