GROTTAMMARE – Botta e risposta: il sindaco Luigi Merli non fa attendere la sua replica rispetto alle dichiarazioni rilasciate nella giornata di ieri dal consigliere regionale della Margherita Sandro Donati, il quale si è espresso sui rapporti tra La Margherita e la Giunta Merli, chiedendo maggiore considerazione per il suo partito e soprattutto una maggiore sensibilità per le tematiche urbanistico-ambientali.
«Leggo con stupore le dichiarazioni del consigliere regionale Sandro Donati» esordisce Merli nella sua nota: «Abbiamo chiarito da tempo con gli eletti della Margherita e gli altri esponenti del partito quali erano le ragioni delle incomprensioni che si erano verificate, derivanti solamente da una scarsa comunicazione interna alla Margherita, piuttosto che da reali divergenze. Il dottor Franco Falasca Zamponi dopo aver dato ampiamente la propria disponibilità a entrare in giunta è stato rinominato assessore all’Urbanistica. Diventano incomprensibili, quindi, oggi, le esternazioni del consigliere Donati che si pone come grande paladino del verde di Grottammare e San Benedetto».

Merli poi entra nello specifico del Piano Regolatore Generale, criticato da Donati: «Parlando della necessità di rivedere il Piano regolatore generale di Grottammare, Donati dimostra la totale mancanza di conoscenza di quanto programmato e realizzato in questi anni a Grottammare. Le aree verdi attrezzate della città, alla fine di questo mandato, saranno aumentate di 20 volte e cito solo gli spazi più grandi: XXV Aprile, I Maggio, Ex Ferriera, aree verdi Bellosguardo e via Copernico, pista ciclistica Tesino Nord, pineta lungomare sud, etc. Il nostro Piano regolatore generale ha ridotto il precedente Piano di 1 milione di metri cubi di edificazione. Il verde di Grottammare è ben visibile a tutti ed è altrettanto ben visibile a tutti la quantità di spazi ciclopedonali creati in questi ultimi anni».

Altra stoccata per Donati viene data relativamente al metodo “partecipativo” del Comune: «Donati dimostra di essere poco informato anche su quanto succede a Grottammare da oltre 10 anni. I sistemi decisionali di questa amministrazione sono quanto di più democratico esista. Tutte le decisioni vengono prese in riunioni allargate con ampia discussione pubblica. Questo sistema è apprezzato e condiviso da tutta la coalizione e continuerà ad essere fino alla fine del nostro mandato l’elemento portante di questa maggioranza. Proprio questo modello garantisce all’amministrazione di portare avanti con stabilità e sicurezza gli impegni presi con i cittadini, senza che le fratture interne a un partito politico possano ricadere dannosamente sulla città».

Il sindaco di Grottammare conclude ricordando che «abbiamo un programma di mandato da portare a compimento, siamo a buon punto e con grande impegno concluderemo il tutto nel prossimo anno e mezzo. Queste sono le cose importanti, quelle che riguardano da vicino la vita della gente, quelle di cui ogni buon amministratore dovrebbe occuparsi».