SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Il caso Laversa è approdato in consiglio comunale. L’assessore alle Politiche Sociali Loredana Emili afferma che «a gennaio una volta che la Regione Marche definirà la nuova dotazione organica dell’Ambito territoriale 21 sarà indetta una selezione pubblica a pari opportunità, nella quale non ci saranno vantaggi per chi ha già lavorato nelle pubbliche amministrazioni».
Con questa dichiarazione di intenti l’assessore Emili ha voluto lanciare un messaggio chiaro all’opposizione a ai suoi attacchi per l’incarico di due mesi assegnato alla figlia di un consigliere di maggioranza. «Ripartiremo da zero, coloro che sono stati assunti perché vicini al centrodestra non dovranno avere vantaggi nelle selezioni di gennaio».
E soprattutto: «Non accettiamo lezioni di etica dagli smemorati di San Benedetto. Nel 2001 avete cacciato dirigenti comunali ed emarginato funzionari in odore di centrosinistra, avete occupato i vertici delle partecipate con uomini che oggi non vogliono lasciare le poltrone nonostante la sfiducia del sindaco (ogni riferimento al presidente della Start Campioni non è puramente casuale, ndr). Noi non abbiamo cacciato nessuno, abbiamo proceduto a nomine dirette dove la legge lo consente e dove serve un’alta qualificazione professionale. Il legame parentale non può essere una pregiudiziale se ci sono le competenze richieste».
Insomma un biblico accenno al “chi è senza peccato scagli la prima pietra”. A cui il capogruppo di Forza Italia Bruno Gabrielli ha risposto: «Noi non abbiamo mai assunto figlie di consiglieri. La vostra è stata una caduta di stile, dopo che nel programma di mandato avete definito il nostro governo quasi come il governo degli Unni».
Copione simile anche in relazione alla serata Mozartiana organizzata dal Comune presso il locale “Flauto Magico” di proprietà dell’assessore Settimio Capriotti. L’assessore alla cultura Margherita Sorge ha giustificato la scelta con motivazioni logistiche, con la suggestione del nome del locale – che fa riferimento all’opera del genio di Salisburgo e alla lunga tradizione di concerti nel locale stesso. «Se qualcuno ci ha guadagnato in immagine è stata l’amministrazione comunale, non il Flauto Magico – ha aggiunto la Sorge – nell’estate 2001 proprio l’allora assessore Gabrielli diede a questo locale una concessione gratuita per organizzare eventi musicali nella strada di fronte. Forse perché già sapeva che si trattava di un efficace modo di promozione turistica?»