SAN BENEDETTO DEL TRONTO – La nostra inchiesta sul contributo di 60 mila euro elargito dal Comune all’associazione Whiff Club comincia finalmente a “svegliare” le forze politiche locali. E’ Benito Rossi, componente del Cooordinamento comunale di Alleanza Nazionale, ad esprimere la propria opinione sulla questione. Pubblichiamo integralmente il suo intervento.

Quando si parla di contributi alle associazioni è chiaro che l’operazione di erogazioni racchiude in se il rispetto di una serie di obblighi normativi che fanno riferimento agli uffici erogatori ed alle Associazioni che li riceve.
Le associazioni poi hanno obblighi ben precisi e cioè debbono fornire le cosiddette “pezze di appoggio” o meglio scontrini e/o fatture dei fornitori nel rispetto degli Statuti di riferimento. L’argomento contributi alle associazioni comunque ci interessa particolarmente, come sempre abbiamo fatto ma nonostante tutto è evidente che alcune cose sfuggono ed altre vengono omesse; pertanto come esponente di partito ho il dovere di incentivare un cammino al fine di effettuare maggiore chiarezza sull’utilizzo dei fondi provenienti dalle tasche dei cittadini. La destinazione e gli indirizzi dei fondi verso associazioni che producono iniziative positive sono un’altra cosa e possono essere erogate sulla base di criteri oggettivi che vanno regolati e comunicati al cittadino contribuente con la massima trasparenza.
Non mancheremo comunque di intraprendere ulteriori iniziative come ad esempio verificare la rispondenza del registro delle libere forme associative che è stato istituito con delibera di Consiglio comunale e che prevede, per l’erogazione dei fondi, l’esistenza dell’associazione da almeno due anni con una attività verificabile, nel corso dei suddetti due anni, nonché la rispondenza tra l’attività proposta all’ammistrazione dall’associazione con i PEG.
Nel contesto di tale argomento sottolineo l’importante ruolo che dovrebbe svolgere l’organismo di partecipazione.