SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Il Sindaco Gaspari ha fatto abbattere i pali dell’illuminazione del primo tratto del molo sud, che secondo il primo cittadino, quando era all’opposizione, gli ricordavano «il campo di concentramento di Mathausen». L’allora capogruppo consiliare dei Ds lo aveva minacciato: li avrebbe fatti abbattere e sostituire. Oggi, diventato sindaco, spinto dalla sua coerenza di buon allievo delle “Botteghe Oscure” ha mantenuto gli impegni con i suoi “compagni” di partito.
I pali sul primo tratto del molo sud non erano forse il massimo della bellezza, ma quello era stato il primo intervento possibile e l’inizio della realizzazione di uno dei sogni dei sambendettesi e dei nostri turisti: l’illuminazione completa del molo sud, trasformata da luogo di abbandono ad un itinerario di grande affascinante attrazione turistica.
Oggi l’opera da noi finanziata con la l’aiuto della Fondazione Carisap, sta per essere ultimata come da programma e questo nonostante i ritardi accumulati per le premature dimissioni del sindaco Martinelli.
Riteniamo che i pali oggi rimossi dal sindaco Gaspari erano perfettamente compatibili con la nuova illuminazione e che fosse inutile la loro rimozione. Anzi, in quel punto illuminavano con maggiore intensità la banchina del diporto e la passeggiata.
Mentre in altre zone della città ci sono pali della luce vecchi che cadono a pezzi, Gaspari ha deciso la rimozione di quei pali nuovi pali dei contribuenti sambenedettesi.
Quello che più sorprende è che si tenta di farlo in silenzio e senza rumore, pensando magari alle nuove «tasse di scopo» inventate dal nuovo governo per i capricci dei sindaci.

* Capogruppo consiliare dell’Udc