SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Per il capogruppo di Forza Italia Bruno Gabrielli dietro il rinvio del consiglio comunale del 23 novembre si celerebbero le pressioni che alcune componenti della maggioranza stanno esercitando sul sindaco Gaspari per ottenere l’assegnazione di incarichi e poltrone nelle società partecipate.
«Evidentemente all’interno della loro compagine politica vi sono appetiti da sfamare e la mancanza del numero legale in consiglio è stato un segnale lanciato al sindaco per fargli capire che si deve muovere in fretta. Altro che ritardi a causa di imbottigliamenti nel traffico o chissà quale altra scusa». A supporto di questa ipotesi Gabrielli cita la sortita sulla stampa del sindaco Gaspari, fatta proprio il giorno prima del consiglio comunale, in cui il capo dell’amministrazione comunale pronunciò l’ormai noto “extra omnes” degli attuali vertici delle società partecipate.
Dopo le accuse lanciate dal capogruppo Ds Silvano Evangelisti («far mancare il numero legale sul proseguimento di un consiglio comunale sospeso per un grave lutto cittadino è davvero vergognoso», ndr) la reazione del centrodestra è stizzita. Gabrielli afferma che «è indecente la commistione di argomenti che Evangelisti ha posto in essere per giustificare la figuraccia rimediata nel consiglio comunale andato a vuoto. Non si può strumentalizzare una tragedia che ha sconvolto un’intera città per addossare le colpe alla minoranza rea soltanto di aver svolto il proprio ruolo politico».
Anche Pasqualino Piunti di An nella giornata di ieri aveva toccato gli stessi tasti, affermando che «tirare in ballo la tragedia del Rita Evelin è di una volgarità inaudita. Evangelisti chieda scusa alla minoranza e alle famiglie delle vittime». «Sulle lacune evidenziate dall’amministrazione comunale nella tragedia – conclude Gabrielli – l’opposizione ha mantenuto un atteggiamento molto responsabile».