PORTO SAN GIORGIO – «Il mondo a cui oggi apparteniamo è quello che tutti chiamano: della globalizzazione. Essa ha la forma di una frazione: sopra vi è il mondonord che domina, sfrutta, esclude ed opprime i mondisud, sottoposti».

Si parla di creolizzare. Ma chi sono i creoli? «Donne e uomini che vengono dal futuro a prenderci per mano» afferma il professor Armando Gnischi dell’università La Sapienza di Roma, «sono stranieri e parlano in italiano. I libri creoli vengono da tutti i mondi, dal Corno d’Africa, da Rio, da Damasco, dai Caraibi, dalla strada dei Rom. Disegnano il volto che abbiamo ora e che ci è ancora invisibile. E illustrano i mondi che non conosciamo. I creoli sono già ciò che saremo. Preparano i nuovi luoghi comuni dove stare insieme sarà certamente più bello».

L’interculturalità in un corso, attraverso un percorso interdisciplinare che passa dalla letteratura, alla storia per arrivare alla geografia. Un percorso di formazione per formatori che verterà sulla revisione delle principali discipline scolastiche (appunto la letteratura, la storia, la geografia) sotto la chiave contemporanea interculturale.

Tre saranno i relatori: Armando Gnisci, professore all’Università La Sapienza di Roma, affronterà mercoledì 15 novembre il tema “Creolizzare l’Europa. La letteratura delle migrazioni”; il professor Antonio Brusa, docente di Storia all’Università di Bari, parlerà mercoledì 6 dicembre “Il problema della revisione dei concetti della disciplina storica in chiave interculturale” e “Scontri d’identità e insegnamento della storia mondiale”; la ricercatrice dell’Università di Urbino Brunelli tratterà invece di geografia, attraversando lunedì 11 dicembre “Le basi spazio territoriali nella formazione del futuro cittadino del mondo”.

Tutti gli incontri si terranno presso il Laboratorio Interculturale (via delle Regioni, 6 – 63017 Porto San Giorgio Tel/Fax 0734-674832 – interlab@cvm.an.it). L’orario per gli incontri è sempre lo stesso: dalle 15:30 alle 18:30.