SAN BENEDETTO DEL TRONTO – «Per lunedì il pontone AD3 dell’Ilma si troverà sicuramente sul luogo del naufragio del Rita Evelin», afferma il vicecomandante della Capitaneria di Porto Luigi Piccioli. Come previsto, dunque, le operazioni di recupero dei corpi dei tre dispersi nella tragedia del 26 ottobre scorso slitteranno di un paio di giorni perché le avverse condizioni meteomarine ritardano l’operazione. Il pontone si trova ancora ormeggiato nel porto dorico. Ma forse potrà partire domenica notte o lunedì all’alba.
Le motovedette della Guardia Costiera di San Benedetto continuano le loro operazioni di pattugliamento in mare e anche oggi si sono dirette sul luogo del naufragio, a venti miglia nautiche da Porto San Giorgio. «Servono per avvistare eventuali oggetti in mare e per verificare se ci sono perdite di gasolio dal relitto», afferma Piccioli.
Inoltre, come ha spiegato ieri il sindaco Gaspari, la presenza delle motovedette nella zona del relitto serve anche per verificare in presa diretta le condizioni meteo. In caso di un improvviso miglioramento il pontone ha l’ordine di partire da Ancona.

Una volta arrivato sul punto operativo, le condizioni del mare potrebbero peggiorare nuovamente. In quel caso la stabilità del pontone sarebbe assicurata solo se le onde non superano il metro e venti di altezza. Le previsioni del sito di meteorologia marina www.meteomer.fr per oggi prevedevano una sensibile diminuzione della forza eolica nella zona del relitto. Se alle 21 di ieri sera era previsto un vento est-nord-est dai 17 ai 22 nodi, per le 21 di stasera il vento è previsto un vento ovest-nord-ovest che va dai 10 ai 15 nodi, con onde dal mezzo metro al metro di altezza. D’altra parte, però, si potrebbe verificare un peggioramento per domenica (venti dai 15 ai 20 nodi per tutto il giorno con onde da un metro a un metro e mezzo di altezza). Forse  questa  ipotesi ha sconsigliato di partire già domenica mattina.
Un miglioramento sensibile e duraturo, sempre secondo la Meteomer, dovrebbe verificarsi solo nel tardo pomeriggio di lunedì. Ma le affermazioni fatte stasera da Piccioli fanno intendere che c’è fiducia in un ritorno anticipato della bonaccia. Si spera che il margine di errore delle previsioni possa girare a favore dell’operazione di recupero.
La squadra di palombari che raggiungerà il relitto è pronta da venerdì e si trova a bordo del pontone dentro la camera iperbarica. Appena il pontone avrà l’ok per partire comincerà la rapida fase per la compressione dei palombari, che verranno portati alle condizioni di pressione che troveranno a 80 metri sotto il livello del mare. I tempi previsti dall’armatore Santini sono due ore per l’ormeggio del pontone, un’ora per la discesa della campana e otto ore di permanenza per la prima coppia di palombari.