SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Vendita dell’edificio alla Picenambiente. La maggioranza boccia la proposta di delibera presentata dal consigliere di An Giorgio De Vecchis, che ritiene illegittimo l’atto amministrativo approvato lo scorso 12 settembre in consiglio comunale. Dopo il parere richiesto al collegio dei revisori dei conti, dunque, il Comune sceglie di proseguire nella cessione dell’edificio di contrada Monte Renzo, che ospita la sede della società.
«Abbiamo la volontà politica di cedere l’immobile – ha spiegato il sindaco – per ottenere fondi da investire su importanti opere pubbliche. Chiederemo una perizia al professor Raffaele Zanoli, docente di estimo catastale nell’università di Ancona, e poi la discuteremo in consiglio comunale». Gaspari ritiene che con la perizia definitiva in mano saranno fugati tutti i dubbi sulla congruità del prezzo. Le incertezze sulla regolarità dell’atto, secondo il sindaco, sono invece fugati definitivamente, e con esse quelle sull’operato degli uffici comunali.
Non è così per De Vecchis, che senza mezzi termini afferma: «La maggioranza sta votando per partito preso un atto palesemente illegittimo che si basa su una perizia non protocollata». La cessione andava fatta dopo aver indetto una gara d’asta, aggiunge, e non mediante la trattativa privata.
L’oggetto del contendere è di natura tecnica più che politica. «Il mio partito è favorevole alla vendita di immobili comunali per finanziare opere pubbliche – spiega De Vecchis – ma l’operazione deve essere trasparente e conveniente».
Il testo di delibera “alternativa” preparato da De Vecchis non ha soddisfatto la maggioranza, che ha adottato il parere espresso dal dirigente del settore finanziario. «Questo consiglio sta rinunciando alla funzione di controllo che gli spetta per legge. Mi riservo di fare tutti gli esposti che riterrò opportuni». Tempi burocratici permettendo.
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E’ cosa risaputa che la maggior parte dei docenti universitari sono dello stesso orientamente politico del Sindaco. Io come cittadino non capisco quindi a che pro fargli fare una stima. Mi fido quasi più dei tecnici del comune. Io piuttosto la farei fare ad un gruppo di tecnici che operano su questo territorio e che quindi conoscono il valore degli immobili del loro paese 200 volte meglio di un professore universitario (si, ma scegliamoli a caso, eh!). Per non pensare ad Arthur Bloch che disse “Chi sa fare fa. Chi non sa fare insegna.” :)
La scelta di un tecnico “super partes”, estraneo alle dinamiche locali, è utile proprio ad evitare che sussistano dubbi sulla liceità dell’atto. I tecnici comunali, d’altronde, avevano già preparato delle stime, ma essendo “parte in causa” della delibera contestata non è parso politicamente opportuno basarsi unicamente su quelle. Molte delle obiezioni di De Vecchis sono fondate, e l’amministrazione ha già garantito che la delibera in questione sarà corretta entro il prossimo consiglio. Non capisco dunque perchè si dovrebbe continuare a polemizzare su queste cose; De Vecchis ha avuto il merito, finora, di aver sollevato questioni serie e rilevanti senza farne… Leggi il resto »
Cercherò di continuare a parlare di cose estremamente serie senza polemizzare, caro Daniele, ma mi spieghi a che cosa serve un’altra perizia che costerà alla collettività altri soldini dopo quelli già spesi per altre perizie e pareri, quando, se hai capito tutto quello ho detto, la perizia dovrebbe servire solo come base di una aggiudicazione tramite un’asta pubblica, visto che venendo a mancare qualsiasi vincolo di destinazione pubblica, l’unico procedimento di vendita esperibile legalmente (se non trovate altre vie d’uscita) é l’asta pubblica e non la licitazione privata o ancor peggio la trattativa privata. E poi perdete di vista sembre… Leggi il resto »
Sulla liceità della vendita mediante trattativa privata ci sono i pareri legali acquisiti, e a meno che non si voglia mettere in dubbio la validità dei tecnici, questi pareri non vanno messi in discussione. Quanto al prezzo di vendita, mi chiedo perchè la passata amministrazione abbia ritenuto lecito mettere l’immobile tra quelli dismissibili, per una cifra tra l’altro di circa settecento mila euro, mentre oggi gli stessi ex amministratori sostengono che 830.000 siano troppo pochi per lo stesso immobile. Per quanto riguarda il mutuo trentennale, infine, tutti sanno che nessun immobile di quel genere può pensare ragionevolmente di durare 30… Leggi il resto »
Caro Daniele, sulla questione del parere legale forse non hai capito che a seguito di incomprensioni tra il dirigente e l’avvocato è successo che l’avvocato ha dato un parere come se si trattasse di una sola area espropriata senza opera pubblica (leggasi capannoni e uffici della Picenambiente) realizzata. Proprio l’urgenza di realizzare l’opera pubblica (che già esisteva, l’opera pubblica esisteva non l’urgenza che invece non è mai esistita), secondo l’avvocato, giustificherebbe la trattativa privata, altrimenti, secondo lo stesso, si sarebbe dovuta fare la licitazione privata in quanto il bene era gravato da una destinazione pubblica. In realtà, essendo l’opera pubblica… Leggi il resto »
La convenienza di un contratto non si può verificare dai SE ma dagli atti, e il comune non può di certo sottrarsi agli impegni presi, anche se non seguono i criteri che avremmo preferito.
Quanto al parere legale di cui parli, non mi risulta che il professionista incaricato di darlo abbia mai corretto la sua posizione. Certo, se arrivasse oggi un documento di suo pugno in cui riconoscesse un errore e modifichi il parere si potrebbe tornare indietro. Altrimenti io credo sia impossibile: quel parere non è mai stato nè contestato (dalla vostra maggioranza che governava) nè ritrattato dal professionista.
Quello che ho affermato si evince chiaramente dal parere stesso, forse non l’hai letto con attenzione, e poi mi è stato confermato dal professionista interessato da me contattato telefonicamente, come peraltro ho affermato pubblicamente in Consiglio Comunale. O forse mi stai dando del bugiardo? Tu il professionista interessato l’hai sentito? Io penso di aver già fatto quello che dovevo fare su questa questione. Tu stai difendendo l’indifendibile!
Ho letto con attenzione sia la lettera d’incarico che il parere del legale e i vari documenti accessori. Se il professionista ha fatto un errore – come tu dici abbia sostenuto telefonicamente con te – mi pare molto strano che non si sia pubblicamente espresso, con un atto ufficiale, volto a modificare la valutazione data. Di quella è legalmente responsabile. Parlano i fatti concreti e gli atti ufficiali. Non ho nè la competenza nè il ruolo di giudice dei tecnici che preparano o autorizzano le delibere, almeno finchè non ho prove contrarie, cioè pareri ufficiali di altri tecnici (o degli… Leggi il resto »