SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Lo scorso 25 luglio fu presentata al sindaco Gaspari la proposta di istituzione del Parco della Civiltà Marina e con il relativo progetto preliminare per la valorizzazione di uno degli aspetti più importanti della nostra identità culturale. Con questo atto si voleva dare corpo non solo ad una necessità storica molto sentita dalla nostra comunità ma anche dare uno stimolo alla nuova amministrazione per concretizzare le promesse elettorali e le continue affermazioni sulla necessità di dare un nuovo impulso all’economia ittica.

Il 21 settembre il CerfPesca – il Consorzio europeo di ricerca e formazione sulle tecnologie della Pesca – ha invitato di nuovo il sindaco e gli assessori competenti ad utilizzare i residui fondi comunitari disponibili presso la Regione Marche per un primo intervento sulla struttura dell’ex Gem (situata a nord-est del vecchio stadio Ballarin), senza alcun aggravio di spese.

Purtroppo dobbiamo constatare che ad oggi né il Sindaco né la Giunta hanno preso decisioni in merito, dimostrando di essere in questa occasione dei convitati di pietra.

Mentre si spaccia per “omaggio alla cultura del mare”, e sostegno alla stessa, la facile organizzazione di concerti che andrebbero visti solo come forme di intrattenimento, si preferisce trascurare progetti di complessa realizzazione ma che avrebbero grande efficacia culturale e sociale.

Il modo di agire di questa amministrazione è davvero preoccupante per il destino del nostro territorio in considerazione del fatto che ad oggi non essa ha messo in cantiere nessuna idea, previsione di spesa, progettualità o piano strategico in vista dei nuovi Fondi Strutturali 2007/2013 che andranno in vigore dal prossimo 1° gennaio.

Ciò significa – considerate le scansioni dei tempi burocratici e procedurali – che nessun progetto potrà essere finanziato con i fondi europei prima del 2009 e poi avere una conclusione prima del 2011. A condizione che il Comune si doti di un piano di investimenti entro il giugno 2007, perché altrimenti i tempi si dilaterebbero di un altro anno, quando rimarrebbero solo i fondi residui per permettersi investimenti importanti.

Il fatto che questa amministrazione intenda ricorrere all’aumento delle tasse, alla tassa di scopo e al rilascio di sciagurate concessioni edilizie per ottenere gli oneri di urbanizzazione, dimostra il suo disinteresse ad accedere ai finanziamenti europei che invece – se tempestivamente richiesti –potrebbero rappresentare il vero motore di rilancio socio-economico del nostro territorio.

Intanto, per rinnovare l’interesse sulla l’attuazione del nostro progetto, tutti i componenti del Comitato promotore sono invitati a partecipare all’incontro che si terrà martedì 24 ottobre, alle ore 18, presso la sede del CerfPesca. Discuteremo di forme alternative per la sua realizzazione.

* Amministratore delegato del CerfPesca