SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Se è troppo presto per esprimere giudizi sul nuovo allenatore della Samb, possiamo sicuramente affermare che le prime impressioni che abbiamo avuto da mister Guido Ugolotti, già in fase di presentazione e soprattutto a Giulianova, sono state positive. Non solo per il risultato (secondo noi la Samb deve per forza di cose rafforzare il comparto arretrato, che si regge sul solo Landaida), ma soprattutto per la chiarezza con cui il tecnico di Massa espone gli obiettivi da raggiungere.
Se il modulo di gioco (4-4-2) era quello che invano, per settimane, avevamo chiesto a mister Calori, ci sono piaciute soprattutto certe analisi sul comportamento di squadra e singoli: «Nel primo tempo abbiamo avuto difficoltà nello scalare le marcature, eravamo troppo lenti nell’impostare il gioco»; «Occorre prendersi la responsabilità di arrivare a fondo campo per crossare, i traversoni fatti dalla trequarti non creano problemi alle difese avversarie e a me non piacciono»; su Olivieri, uomo-partita per il suo gol e per il rigore procurato, Ugolotti ha affermato «ha enormi potenzialità, è molto veloce quando è in possesso di palla anche se non è velocissimo in senso assoluto, ma deve migliorare molto negli inserimenti offensivi»; limpida anche l’analisi tecnica della prova di Loviso, autentico trascinatore del centrocampo: «Deve imparare a cercare subito la giocata in profondità, perché è abituato a giocare in serie superiori dove si può fraseggiare a centrocampo, ma in Serie C, se si perde palla a centrocampo, le difese sono quello che sono e si rischia di prendere gol».
Arrivato a San Benedetto fra i mugugni di parte della tifoseria, che vedeva in nomi quali Simonelli o Cari una maggiore sicurezza (ma Cari era già imparolato con il Perugia, dove già è approdato quest’oggi…), la speranza nostra e della tifoseria è quella che mister Ugolotti possa interpretare al meglio lo spirito di questa squadra e condurla ad una salvezza che non sarà sicuramente facile.
Ad ogni modo dovrà essere valutato attentamente la situazione determinata dall’infortunio occorso a Michele Santoni: la Samb ha come terzino sinistro il solo Varriale, mentre anche per il centrocampo si devono adattare, sulla sinistra, Visone e in seconda battuta Iovine, che però sono nati come centrali di centrocampo. Chissà che un nome quale Gianluca Colonnello, capitano nella Samb dei miracoli della scorsa stagione, non possa fare comodo alla Samb? Un pensiero sarebbe da farcelo…