SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Il vicesindaco Antimo Di Francesco è anche assessore al Bilancio e in questa veste ha il duro compito di dare l’indirizzo politico alla programmazione e alla gestione finanziaria del Comune. Nell’esteso documento che vi proponiamo, Di Francesco esprime quelle che saranno le linee guida del suo operato, e afferma esplicitamente la sua contrarietà all’aumento delle tasse, tantomeno attraverso nuove imposizioni come la tassa di scopo.

Il taglio degli sprechi viene visto come uno strumento alternativo all’aumento della pressione fiscale, in sinergia con la lotta all’evasione fiscale e con la ricerca di fondi comunitari per lo sviluppo del territorio e per la pesca.

Il vicesindaco mostra fiducia nella costruzione del bilancio partecipato insieme ai cittadini e promette un’azione politica basata sul controllo e sul monitoraggio di tutti i meccanismi interni alla macchina comunale.

In definitiva, secondo Di Francesco, lo scopo del governo cittadino deve essere la verifica dei bisogni dei cittadini verificando la qualità erogata e quella percepita dalla città.

Ora non resta che attendere il confronto con il resto della maggioranza; va precisato, infatti, che le opinioni qui espresse riguardano solo Di Francesco il quale accenna al fatto che la politica fiscale cittadina attende l’esito di due variabili principali. L’approvazione definitiva della legge Finanziaria, a Roma, e il confronto interno alla maggioranza qui a San Benedetto.
Nella veste di Assessore alle Finanze mi preme illustrare le linee guida che caratterizzeranno il mio operato nello sviluppo delle politiche di bilancio visto il tema di grande attualità, ed evidenziare la mia opinione in merito alle leve fiscali locali considerando il varo della prossima finanziaria 2007.

Il nuovo governo cittadino si è prefisso un obiettivo irrinunciabile e di pregnante importanza che è quello di riorganizzare la macchina comunale per renderla più funzionale ed efficiente, realizzare un nuovo modello di ente locale moderno e sempre più rispondente alle nuove esigenze e attese della collettività.

La nostra azione politico-amministrativa non può prescindere dalla pianificazione e programmazione strategica, qualificazione del sistema di programmazione e controllo attraverso efficaci strumenti di monitoraggio, sviluppo di fattori di conoscenza per migliorare le prestazioni del personale dell’Ente, verifica permanente dei bisogni dei cittadini e priorità di intervento sulla città. Solo una costante rilevazione dei fattori di qualità attesa e dei livelli di percezione della qualità erogata possono rappresentare la spinta verso il miglioramento dei parametri di erogazione di servizi. Mantenendo fede a quanto previsto tra i punti programmatici del programma elettorale abbiamo avviato il processo di costruzione del bilancio partecipato che apre un confronto nuovo con la città, un bilancio che non viene illustrato ai cittadini sulla base di scelte già adottate dall’Amministrazione bensì un bilancio che viene elaborato con le proposte e le indicazioni dei cittadini. I cittadini non saranno più spettatori della vita pubblica, ma protagonisti e noi vogliamo includerli nelle scelte che li riguardano direttamente.

Si dibatte molto in questi giorni sulla nuova Finanziaria che tende a penalizzare con i suoi tagli gli enti locali; di certo dovremo fare i conti con i minori trasferimenti erariali provenienti dal governo centrale e nel contempo tenere in debita considerazione le stringenti disposizioni determinate dal patto di stabilità con forti limitazioni per la spesa corrente e per la spesa degli investimenti perchè dovremo attenerci al rispetto di determinati parametri. Occorrerà dunque razionalizzare la spesa corrente e i servizi, tagliare gli sprechi e cercare fonti nuove di finanziamento che possono pervenire dai fondi strutturali della comunità europea e per questo stiamo lavorando alacremente per costruire qualcosa di importante in tal senso, dovremo elaborare progetti finalizzati al reperimento di quei fondi comunitari necessari per la crescita e lo sviluppo del territorio e per cercare soluzioni concrete per il settore della pesca fortemente in crisi.

La tassa di scopo di recente è stata oggetto di discussione durante il giro delle assemblee dei quartieri ma sono state fatte solo delle riflessioni in tal senso. Decideremo di concerto con la maggioranza quella che sarà la linea da intraprendere in tema di pressione fiscale, per quanto riguarda il sottoscritto ritengo che non si debba ulteriormente mettere mano alle tasche dei cittadini con un incremento del prelievo impositivo e dovremo oltremodo migliorare le prestazioni e i servizi in quantità e qualità rispondenti alle necessità della comunità. Le politiche di bilancio che porterò avanti saranno improntate al rigore, equilibrio, razionalizzazione e recupero delle risorse attraverso una continua ricerca di efficienza della macchina amministrativa, razionalizzando la spesa corrente e contrastando con gli strumenti a disposizione l’evasione fiscale con l’obiettivo di recuperare risorse utili da reinvestire sulla città e sui servizi erogati ai cittadini.

(Antimo Di Francesco, vicesindacoe assessore al bilancio)