SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Il sindaco Giovanni Gaspari e l’Ordine degli avvocati di San Benedetto vogliono ottenere la ridefinizione dell’area di competenza territoriale del Tribunale cittadino – sezione staccata dal Tribunale di Ascoli Piceno – attualmente competente sui comuni di San Benedetto del Tronto. Acquaviva Picena, Appignano del Tronto, Castel di Lama, Castorano, Colli del Tronto, Monsampolo del Tronto, Monteprandone, Offida e Spinetoli.
A seguito di un retaggio pre-risorgimentale risalente allo Stato Pontificio, la Pretura di Ripatransone (competente sui comuni di Ripatransone, Grottammare, Cupra Marittima, Cossignano, Montefiore dell’Aso e Massignano) ricadeva sotto la giurisdizione del Tribunale di Fermo. Così, dopo la recente soppressione della Pretura di Ripatransone, i relativi comuni sono passati di conseguenza al Tribunale di Fermo.

Si è venuta a determinate così una situazione anacronistica, aggravata dal fatto che la nuova Provincia di Fermo non comprende questi comuni, rimasti in provincia di Ascoli.
Per ampliare la circoscrizione giudiziaria di San Benedetto del Tronto, il foro sambenedettese realizzerà uno studio per valutare attentamente i suoi attuali volumi di lavoro e il suo raggio di azione effettivo. I particolari sono stati discussi con il primo cittadino nel corso di un incontro con alcuni rappresentanti dell’organismo di categoria.
Dare una competenza territoriale più vasta al Tribunale significherà rendere omogeneo anche sotto il punto di vista giurisdizionale un territorio che sta assumendo i tratti di una “città territorio”.