SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Scoperto dai Finanzieri della sezione operativa navale di San benedetto un deposito illegale di rifiuti alla periferia di Ascoli. Si tratta di un’area dl 500 mq. che si trova in zona Venagrande, illecitamente adibita a deposito incontrollato di oltre 40 tonnellate rifiuti pericolosi e non, fra i quali ben 50 fusti, ciascuno contenente 180 kg di olio idraulico.
I fusti, deterioratisi a causa del prolungato stato dl abbandono, avevano rilasciato sul terreno parte della sostanza altamente inquinante, i cui temibili effetti sono stati bloccati dal tempestivo intervento delle fiamme gialle. Sulla base degli elementi acquisiti l’autorità giudiziaria di Ascoli Piceno ha disposto l’immediata bonifica dell’intera area.
Nell’ultimo mese sono state ben 56 le tonnellate di rifiuti abbandonati sui 1.350 mq di terreni sottoposti a sequestro dal reparto operativo aeronavale della guardia di finanza marchigiana, ai quali si aggiunge, sempre a tutela dell’ambiente della salute pubblica, il recente sequestro di 790 kg. di novellame ittico (pesce e vongole), destinati illegalmente al commercio e rinvenuti a bordo di due automezzi isotermici nei pressi del porto di San Benedetto.
Nell’ambito di quest’ultima operazione sono stati denunciati i responsabili delle due aziende acquirenti del prodotto ittico, operanti nelle provincie di Ancona e Ascoli Piceno, e gli armatori delle imbarcazioni da pesca che hanno venduto il novellame.