In allegato un estratto del verbale del collegio dei docenti. Per leggere l’allegato in formato pdf, cliccare sul link a destra e attendere qualche secondo. C’è bisogno di avere il programma adobe reader istallato sul proprio computer.

SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Alcuni genitori di studenti che frequentano le scuole primarie Colleoni e Alfortville hanno protestato vivacemente durante il consiglio comunale del 29 settembre scorso, contestando pesantemente il dirigente scolastico Giovanni D’Angelo. Critiche prontamente rispedite al mittente da D’Angelo stesso e dal collegio dei docenti, riunitosi ieri 4 ottobre.

L’obiettivo delle contestazioni del 29 settembre era l’abolizione dell’orario a tempo prolungato nella scuola Colleoni, deciso a pochi giorni dall’inizio dell’anno scolastico e dopo la costruzione del nuovo refettorio da parte del Comune. La struttura è costata 50.000 euro e avrebbe dovuto alleggerire il sovraffollamento della mensa nella scuola Alfortville. Così non è stato, perché D’Angelo ha deciso – con il parere favorevole dei genitori – di abolire l’orario a tempo prolungato dalla scuola Colleoni. Le motivazioni della scelta di D’Angelo riguardano la riforma scolastica nazionale – in sospeso per quest’anno – e le richieste dei genitori stessi, che preferiscono evitare di “parcheggiare” i figli a scuola nel pomeriggio per concedere loro più tempo libero. I rientri pomeridiani, si è detto, sono improduttivi e causano solo stress ai ragazzi.

Questo ultimo punto deve essere stato quello che ha fatto scattare la replica stizzita da parte del collegio dei docenti. Nel verbale infatti si legge che il collegio «condanna una pretesa illogica e palesemente infondata e strumentale, messa in atto da alcuni genitori, membri del Consiglio di Circolo, che hanno votato favorevolmente l’orario 08:00-13:00 (il tempo normale, ndr), per poi cambiare idea». I docenti non risparmiano neanche la stampa locale, rea a loro avviso di «diffondere notizie prive di ogni fondamento, spesso incomplete o addirittura false», rendendosi protagonista di «attacchi ingenerosi e palesemente diffamatori nei confronti dell’ operato del Collegio dei Docenti e di quello della Scuola tutta».

Abbiamo affrontato l’argomento nel numero 645 del settimanale Riviera Oggi, spiegando la nostra opinione. Occorrono soluzioni forti per l’edilizia scolastica cittadina, le scuole sovraffollate non hanno ragione di esistere in una città che si dice civile. L’espansione demografica di San Benedetto va affrontata con una stretta collaborazione fra amministrazione comunale e dirigenza scolastica, nel rispetto delle rispettive competenze. Senza i malintesi che si sono creati nel caso del refettorio costruito presso la scuola Colleoni durante l’ultima estate, oggi inutilizzato. Affinché nelle scuole si possa parlare solo di istruzione e di cultura, non di quelle beghe personalistiche che affollano la cronaca locale alimentando polemiche che a loro volta si autoalimentano nel corso dei mesi.

Nell’ultimo consiglio comunale, il sindaco Gaspari ha assicurato che il Comune ha intenzione di ampliare una parte della scuola Alfortville, quella che ospita le classi della scuola materna e che provoca il sovraffollamento del plesso attiguo che ospita la scuola elementare. Il consigliere di An Luca Vignoli ha accusato l’amministrazione di superficialità per aver costruito il refettorio. Al Comune va comunque imputata la buona fede nell’errore, ha detto Vignoli, che poi si è scagliato contro D’Angelo accusandolo di “fare e disfare in nome di una malintesa autonomia scolastica”.

Gaspari ha espresso il rammarico per il refettorio nuovo e inutile, assicurando che cercherà soluzioni affinché la spesa non rappresenti solo uno spreco di denaro a fronte di altre situazioni problematiche nelle scuole cittadine. Mensa inattiva vuol comunque dire risparmio sui pasti, sul personale, sui contributi per le attività del dopomensa. 50.000 euro non sono andati spesi invano. E poi, sottolinea il sindaco, nessuno si è opposto quando il Comune ha offerto di realizzare la mensa.

Poi c’è un’intuizione di Gaspari, che comunque andrà verificata alla luce del parere della dirigenza scolastica. Perché non far usare il refettorio agli studenti della sede dell’Università Politecnica delle Marche in via Mare? Si vedrà.