SAN BENEDETTO DEL TRONTO – L’Istituto Superiore “A. Capriotti” sembra essersi rinnovato virtuosamente. A pochi giorni dalla partenza dell’anno scolastico si dice un gran bene della sperimentazione didattica intrapresa dall’istituto che si trova in zona Ragnola. Grazie all’autonomia scolastica, all’interno degli indirizzi Tecnico Commerciale (Ragionieri e Programmatori) e Liceo Linguistico Moderno è stata adottata una riduzione dell’orario scolastico senza intaccare né il numero delle discipline (teoriche e pratiche), né i programmi, né l’ammontare delle ore spettanti a ciascuna disciplina.
Il sistema delle compresenze permette di organizzare alcune ore settimanali in maniera sperimentale. Due insegnanti di due materie diverse, infatti, svolgono insieme la lezione cercando di trovare argomenti in comune, discutendo punti di contatto e differenze fra materie attigue. Il numero di ore settimanali svolte in questo sistema e la natura degli abbinamenti variano in base alle classi.
L’attuale orario scolastico quotidiano è dalle ore 8:10 alle ore 13:15. Lunedì e sabato per tutti uscita alle ore 12:25. Alcune classi, soprattutto quelle del biennio, si avvantaggiano anche di 3 o 4 uscite alle 12:25 a seconda dell’indirizzo. Si creano, in tal modo, spazi durante il mattino per il recupero, il potenziamento e per i corsi extracurriculari. Inoltre viene anticipato l’orario di uscita, che negli altri anni era alle 13:50, con particolare beneficio per gli studenti che provengono dall’Abruzzo e dall’entroterra.
La sperimentazione è stata possibile grazie a un grande lavoro di programmazione didattica che ruota intorno alle compresenze e all’approccio pluridisciplinare e comparato delle conoscenze e dell’apprendimento. Entusiasti gli studenti e i genitori, coinvolti e positivi i docenti alle prese con un super lavoro di progettazione. Il docente di lingua inglese Edoardo Vecchiola giudica altamente motivante il sistema della compresenza, perché «gli alunni si sentono particolarmente coinvolti e protagonisti di un approccio didattico dinamico e pluridisciplinare». Altri docenti hanno notato più attenzione e più coesione da parte dei ragazzi
Un po’ più prudenti appaiono invece i docenti di Lingua e Civiltà Tedesca Giuseppe Miciulla e Stefania Mancini: «Sicuramente, dopo un primo momento di rodaggio, sono da rivedere alcuni abbinamenti fra discipline. I programmi debbono essere comunque completati». I docenti delle discipline scientifiche Giuseppe Cappelli, Nicolino Fanesi, Silvana Vena giudicano la sperimentazione più che positiva. Il professor Cappelli dice: «Ogni abbinamento ha la sua logica. Tutto dipende dagli obiettivi che si vogliono perseguire e dalla disponibilità dei docenti al lavoro di équipe». L’entusiasmo degli studenti, e in particolare dei pendolari, si esprime così: «Una bella sfida, meno noia, più conoscenza grazie ai collegamenti permessi dalla compresenza».

(si ringrazia Emiliano Corradetti)