SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Alleanza Nazionale torna all’attacco e a una settimana dal consiglio comunale lancia una serie di critiche mirate alle scelte amministrative di Giovanni Gaspari. Il punto dolente è l’istituzione del Gabinetto del sindaco, affidato all’ex dirigente dei servizi sociali Roberto De Berardinis. Per sostituirlo Gaspari ha scelto l’accorpamento dei settori Affari generali, Attività culturali, Sportive, Turistiche e, appunto, Sociali. Affidati in toto al dirigente Roberto Conti, fino al 31 dicembre. Ciò che An teme, insomma, è che questo accorpamento dei settori sminuisca la potenzialità operativa del settore Attività Sociali in un momento in cui, ricorda Piunti, ci sono da affrontare progetti e convenzioni sulla gestione dei centri diurni per malati e anziani, in scadenza il 31 dicembre.

«Questa mossa – ribadisce il capogruppo Piunti – comporterà inoltre dal gennaio 2007 la nomina di una nuova figura dirigenziale per i servizi sociali, caricando di fatto sulle spalle del Comune un ulteriore e consistente stipendio». Il leader di An calcola 114.844 euro annui, “il costo di un capriccetto”. Capriccetto che il sindaco ha però difeso in consiglio comunale, difendendo la libertà di un amministratore al governo di scegliere come meglio crede le cariche. E invitando ad argomentazioni meno strumentali, deprecando una sorta di buonismo definito “simile a quello del lupo che si avvicina ai tre porcellini”. (Da qui la replica di Piunti che potete vedere in web tv, ndr)
Nomine nell’Urp, nomina dell’architetto Zazio al vertice dell’Ufficio di Piano, nomine “politiche” ai vertici delle società partecipate. Per Piunti il dente batte dove la lingua (di Gaspari) duole. «Il sindaco ha assicurato al consiglio comunale che non avrebbe nominato i non eletti di maggio. Non ha mantenuto l’impegno».

C’è da dire che il centrodestra compatto ha manifestato soddisfazione per la scelta di professionisti “politicamente laici” all’interno della nuova commissione edilizia. «Perché però non si sono eliminate le tessere di partito anche dall’Ufficio di Piano?», chiede Piunti, riferendosi alla nomina di Luigina Zazio.

Tornando al consiglio comunale del 12 settembre, Piunti commenta il voto favorevole di An all’ampliamento del Liceo Scientifico “Rosetti”: «Sarà uno scatolone orrendo esteticamente ma funzionale e necessario. Basta che non vengano toccati i 1200 posti della sede Utes».

Il consigliere An Luca Vignoli si interroga invece sulla tenuta finanziaria delle manovre di questa Giunta: «Il bilancio partecipato è positivo, ma se non ci sono le risorse è solo una presa in giro promettere degli interventi. Se poi le risorse venissero reperite aumentando la pressione fiscale come nel caso della tassa di scopo per il nuovo lungomare, noi non saremmo per nulla d’accordo».

Il coordinatore di An Luigi Cava invece accusa la Giunta di estemporaneità e mancanza di programmazione. Interventi singoli, dice Cava, che hanno più un valore di spot che di progetti strategici. «Siamo di fronte a un tirare a campare quotidiano – dice Cava – spunti sporadici come i mille sopralluoghi al molo sud per decidere l’illuminazione. Quando poi invece anni fa Gaspari si dichiarava contrario alla riqualificazione». Cava cita anche il sottopasso di via Pasubio: «Il ritardo di San Benedetto nei confronti dei Comuni interessati alla metropolitana di superficie è addebitabile alle scelte della sinistra al governo della città nella seconda metà degli anni ‘90».