SAN BENEDETTO DEL TRONTO – E’ già uno dei pilastri della difesa del Foggia targato Stefano Cuoghi. Di più: a fianco di Giovanni Ignoffo ha praticamente eretto un muro davanti al portiere Marruocco, tanto che quella rossonera è la seconda difesa meno bucata del C1/B. Per inciso: una sola rete al passivo, quella firmata allo Zaccheria dall’attaccante della Juve Stabia Castaldo, domenica scorsa.
Gianluca Zanetti ha iniziato come meglio non poteva la sua avventura in Puglia. Se Pasquale Luiso lunedì scorso non avesse guidato il Teramo al successo nel derby contro il Giulianova, i satanelli starebbero ancora su in cima alla graduatoria.
«L’anno è comunque partito discretamente – esordisce il difensore di Forlimpopoli – Tra l’altro qui c’è un grande entusiasmo (prova ne sono le 3.071 tessere sottoscritte dalla tifoseria, il dato più corposo dell’intera C, nda), speriamo di continuare sulla strada intrapresa. L’obiettivo? Almeno i play off. Se poi arriva qualcosa in più tanto meglio».
Domenica c’è la Samb. Ricordi indelebili per Zanetti, il quale ha vestito per due anni la maglia rossoblu. «Porto dentro tante cose e mi sento ancora con molti tifosi. Inutile sottolineare che per il sottoscritto è una partita molto particolare. Sarà una grande emozione scendere di nuovo sul prato del Riviera e ritrovare l’abbraccio dei tifosi. Che accoglienza mi aspetto? Diciamo rispettosa. Come accade sempre magari qualcuno mi fischierà, ma credo che il legame che c’è stato con la città non si possa cancellare».
Sul cammino del Foggia incontrete una squadra con l’acqua alla gola: dopo tre sconfitte l’ambiente e la proprietà chiedono punti. «Sarà un match molto difficile per tutte e due le squadre. Il Foggia vuole continuare il cammino nei quartieri alti della graduatoria, la Samb darà più del 100%. Non la conosco bene, so che si è molto rinnovata, ma per loro è troppo importante fare punti. Temo tutto della Samb. Piuttosto mi dispiace molto che si ritrovi ancora una volta in questa situazione, che tutti si debbano rituffare nei sacrifici e nell’affanno. Mi auguro si possa risollevare, non da domenica però».
A proposito della brutta partenza degli uomini di Calori. Tutta colpa dell’inesperienza di un gruppo dall’età media di appena 21 anni?
«Non voglio insegnare a nessuno come si fa il mercato, sia chiaro questo, però mi pare molto rischioso affrontare un torneo di serie C con tutti ’85, ’86 e ’87. Questo è un torneo tosto, insidioso, dove ci sono piazze che ti mettono pressioni incredibili. Peraltro mi dispiace che la società abbia optato per questa linea anche perchè se avesse fatto diversamente sarei restato e lo avrei fatto con molto piacere».
E’ andata diversamente. Ma…come è andata esattamente?
«L’ho spiegato già altre volte: in un primo momento la società mi aveva proposto di allungare il contratto che mi scadeva nel giugno 2007. Poi mi è stata fatta un’altro tipo di proposta: mi è stato offerto poco più del minimo federale. Solo i ragazzini della Primavera avrebbero potuto accettare una simile proposta. Dopo i fatti dell’anno scorso, con una famiglia sulle spalle, non potevo permettermi un’altra stagione di stenti. Ma non voglio alimentare nessuna polemica. Mi sarebbe piaciuto rimanere, purtroppo è andata così».
BORSINO ROSSOBLU Doppio allenamento oggi per la Samb, che al mattino ha sudato in palestra, mentre nel pomeriggio si è trasferita a Centobuchi, sul campo in erba dell’ex Seba. Continua a lavorare a parte Zammuto; per il resto tutti a disposizione di mister Calori, ad eccezione di Pietro Tripoli; l’ex attaccante del Palermo infatti da ieri sera è a Coverciano per rispondere alla chiamata di mister Giorgio Veneri, selezionatore della Nazionale Under 20 di serie C. Il giocatore, nel primo pomeriggio odierno, insieme agli altri 35 giocatori scelti, ha disputato una partita di allenamento e domani sarà regolarmente a disposizione di Alessandro Calori.
Sempre domani intanto i rossoblu disputeranno un’amichevole in vista dell match di domenica prossima contro il Foggia. Da definire però il campo sul quale si giocherà e l’avversario.