SAN BENEDETTO DEL TRONTO – «Entro ottobre potranno partire le opere di edificazione già previste in zona Agraria e Ragnola». Il sindaco Gaspari, dopo l’ennesimo incontro con l’Autorità di Bacino del Tronto, è fiducioso di riuscire a sbloccare i vincoli di non edificazione imposti dal Piano di assetto idrogeologico (Pai). «L’Autorità di Bacino esige delle garanzie – spiega il sindaco – e noi abbiamo consegnato un dettagliato studio idrogeologico, completo di una mappatura aggiornata della rete del sistema fognario». Il passo successivo, aggiunge Gaspari, consiste nel predisporre una serie di interventi di pulizia e manutenzione su fossi collettori, sui canali e all’interno dei sottopassi minori. «Nel giro di una settimana rimuoveremo tutte le ostruzioni di questa rete, in modo da favorire un efficiente deflusso dell’acqua in caso di piena del fiume Tronto». Il grosso nodo da affrontare rimane il ponte sul Tronto sul quale passa la ferrovia adriatica, che durante l’esondazione del 1992 rappresentò la strozzatura che fece dilagare la piena nel centro di Porto d’Ascoli. Al momento per il Comune costruire una infrastruttura del genere ex novo è impensabile perché entrano in gioco diverse competenze e diversi enti.

Per sbloccare le lottizzazioni già in essere a Porto d’Ascoli, tuttavia, occorrerà approvare un regolamento comunale che rispetti le norme tecniche previste dal codice di applicazione del Pai. Già oggi esistono vincoli stringenti che rendono problematico aprire cantieri in questa zona della città. Si tratterà di rendere più flessibili le norme che oggi bloccano quasi tutte le edificazioni.

Le zone E3 ed E4 – quelle a più alto rischio di esondazione – potranno essere declassate se verranno realizzate opere di mitigazione senza che il beneficiario arrechi danni a eventuali terzi e, ovviamente, nel rispetto del piano regolatore.

A medio termine sono previste due ulteriori opere di mitigazione del rischio esondazione: il sottopasso ferroviario in contrada Sgariglia, per il quale sarà propedeutica una nuova convenzione con la Coop Adriatica, e il nuovo ponte sulla Ss16 in prossimità del confine Marche-Abruzzo. Per quanto riguarda quest’ultimo, il 10 novembre verranno aperte le buste della gara d’appalto e nel giro di due o tre anni l’opera potrà vedere la luce.