PERUGIA – Cinquecento e più cuori a spingere una Samb vicina all’impresa – lo sarebbe stata – di strappare un punto al ben più accreditato Perugia.
Ha colpito la determinazione degli uomini di mister Calori, ha sorpreso la tifoseria marchigiana che, pur dovendo far fronte a problemi ormai noti, ha nel complesso fatto la sua figura al cospetto di una curva, quella del Grifo umbro, apparsa molto sottotono.
Al Curi c’erano i numeri – non male 5.500 spettatori per una prima di campionato in C1, dopo annate fatte di palcoscenici più prestigiosi – ma il calore dei sostenitori biancorossi si è sentito solo a sprazzi.
Ingrifati, Armata Biancorossa e Brigata Ultrà, questa la triade a capo della Nord, oltre ai tanti striscioni incentrati sui fatti di Bevano Est – marzo 2002 – ha fatto poco. Escluse le parti iniziale e finale dell’incontro, si sono fatti più apprezzare gli ospiti, forse poco compatti dal punto di vista estetico, ma chiassosi e determinati ad annullare l’inferiorità numerica.
Forte e costanze, almeno per una settantina di minuti, la voce di Baldi Giovani, Nucleo, Fedayn e 1977; poi, nella seconda metà della ripresa, un netto calo. Alla fine, con la Samb che vedeva sfumare un pareggio più che meritato, c’erano applausi per gli uomini colorati di rossoblu.
E domenica c’è l’esordio in casa di fronte ad una tifoseria di spessore come quella tarantina. Non c’è che dire: un’altra cosa questa C1/B rispetto al girone A dell’anno passato.
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