SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Il concerto di tarantelle e serenate Rom vedrà sul palco gli Acquaragia Drom e i Taraf da Metropulitana ed infine, come ospite d’onore, il grande mandolinista del Salento Mimmo Epifani.

Si tratta di una grande festa con pizzica e ritmi gitani proprio a sottolineare i legami tra le pizzichi salentine e  la tradizione musicale dei rom italiani che in Salento ha una delle  più importanti comunità. Lo spettacolo sarà di grande energia e coinvolgimento come sempre accade in questo genere di concerti che ormai stanno imperversando in tutto il Paese.

Pizzica e Taranta infatti risuonano in tutte le piazze ed anche nella riviera si sono visti molti esempi che hanno infuocato questa estate che ormai volge al termine. Pizzica e Taranta sono musiche e danze del Salento usate nel lontano passato per liberare dal male gli epilettici, i tarantolati appunto, poiché si credeva che tale malattia fosse causata dal morso della tarantola, da cui deriva quindi il nome. Forse siamo tutti tarantolati, dal momento  che il genere musicale furoreggia e fa ballare e scatena un mare di persone.

Avevano iniziato l’estate tarantolata i “Mascarimì” a Pagliare per la rassegna altrisuoni, poi ad Ascoli Piceno l”Officina Zoè” per Ascoli festival, la “Nuova Compagnia di Canto Popolare” concerto spostato al Calabresi per la pioggia torrenziale di mercoledì scorso, ancora a piazza del Popolo Ambrogio Sparagna a tarda notte per la notte bianca, e si conclude a San Benedetto questa grande festa popolare di balli e musiche passionali e di ritmi frenetici.

Gli Acquaragia Drom da anni sono impegnati nella ricerca e nella promozione della musica zingara italiana; i Taraf de Metropulitana sono un trascinante ensemble di musicisti zingari arrivati da poco in Italia con un ricco repertorio di melodie dei Carpazi. Il mandolinista e cantante Mimmo Epifani è considerato dalla critica uno tra i migliori musicisti  e conoscitori di musica etnica di livello internazionale anche  per la tecnica della mandola alla “barbiere”, tecnica così chiamata perché veniva insegnata in un salone da barbiere. Il concerto è gratuito