SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Torna in auge la proposta dello stadio unico per Ascoli e Samb. Al momento si tratta di un’ipotesi remota ma a rinforzarla giunge un articolato intervento dell’assessore provinciale allo sport Nino Capriotti.
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La demagogia – spiega l’esponente della Giunta Rossi – è alla portata di tutti. Meno facile, ma certamente più serio, provare a ragionare sui problemi e trovare soluzioni fattibili anche se non facili. Ho seguito questa strada quando ho avanzato, a titolo del tutto personale (l’argomento non è mai stato affrontato in Giunta), l’ipotesi di realizzare un unico stadio che ospiti le partite della Sambenedettese e dell’Ascoli».
Capriotti sviscera alcuni punti a sostegno della sua proposta: «Lo stadio ascolano ha bisogno di interventi consistenti di adeguamento per milioni di euro. L’Ascoli calcio non li ha, il Comune neppure, si è arrivati alle carte bollate per stabilire chi debba pagare. Anche lo stadio sambenedettese, seppur di più recente costruzione, soffre di seri problemi e abbisogna di urgenti interventi. Il Comune, dopo aver speso oltre un milione di euro, non è più in grado di affrontare le spese. Inoltre, l’Italia è in corsa per aggiudicarsi i Campionati europei di calcio del 2012 e, per quell’occasione, potrebbero essere stanziati appositi finanziamenti per l’adeguamento delle strutture e sarebbe sciocco farsi trovare impreparati».
Per l’assessore allo sport l’ipotesi dello stadio unico permetterebbe di ridurre drasticamente le spese: «Si abbatterebbero i costi e la struttura potrebbe essere utilizzata a pieno regime come accade in tante città italiane dove, senza troppi problemi, lo stadio viene utilizzato una settimana da una squadra e una settimana dall’altra».
Il ‘Del Duca’ e il ‘Riviera delle Palme’, secondo Capriotti, non sarebbero destinati alla ‘pensione’ bensì ad ospitare le numerose società dilettantistiche del territorio: «Si potrebbe aprire un ragionamento con le società sportive dilettantistiche che hanno sempre fame di spazi e spesso in passato si sono dimostrate molto interessate a collaborare con gli enti pubblici, nelle forme giuridiche da valutare, per realizzare progetti di “cittadelle dello sport” o strutture polifunzionali».

L’esponente della Giunta provinciale lancia, infine, un monito: «L’Amministrazione provinciale sarà sempre contro ogni forma di ottusa rivalità tra tifoserie e contro chi, in ogni sede, anche istituzionale, attizza i focolai di tensione, e lavorerà perché gli abitanti di questo territorio si sentano parte di un’unica realtà fatta di buon vivere, serenità e tolleranza».