ACQUAVIVA PICENA – Giovanni Olivieri, per undici anni segretario dei Democratici di Sinistra del Comune di Acquaviva Picena, si è dimesso, nei giorni scorsi, dall’incarico che ricopriva dal 1995.

In una lettera, datata 29 luglio 2006, indirizzata ai concittadini iscritti allo schieramento politico, le motivazioni, seppur non supportate da opportuni chiarimenti, della scelta (leggi integralmente la lettera cliccando sulla destra, nella sezione Multimedia, e apri il file in pdf).
Dopo un bilancio del proprio mandato, volto, sin dall’inizio, «a ricreare la sezione, a renderla operativa e punto di riferimento nella politica acquavivana», «con Voi e per Voi – continua la nota – ho lottato, sacrificando il poco tempo libero che avevo a disposizione, e forte della Vostra fiducia mi sono esposto personalmente come consigliere comunale senza mai svestire i panni del Segretario di Partito, anzi rivendicandone il ruolo e la funzione».

Sempre disponibile al chiarimento, riguardo qualsiasi decisione da lui presa, a contribuire alle dimissioni, «la conclusione di un comunicato stampa, che alcuni di Voi hanno scritto senza consultarmi e senza consultarVi e che io avrei dovuto leggere», che così recita: «Acquaviva è un paese che ha voglia di cambiare, di liberarsi dei retaggi del passato, Acquaviva ha bisogno di idee nuove, di intelligenze nuove e su questa linea i DS sono pronti a lavorare con abnegazione assieme a tutta l’Unione, alla Società Civile e a tutti coloro che si riconoscono in questa voglia di cambiamento». Un progetto, quest’ultimo, che per Olivieri avrebbe evidentemente comportato il sacrificio delle proprie convinzioni morali e, soprattutto, la rinuncia alla propria dignità, se «io sono stato – conclude – e sono aperto a tutti i suggerimenti, ma mai e poi mai sarò disposto ad andare contro i miei principi, la mia coerenza e, soprattutto, non sono intenzionato a diventare il burattino nelle mani di nessuno».

Insomma, uno scendere a compromessi e una mera esecuzione di ordini provenienti dall’alto. Questo è diventata la politica? Allora si capisce perchè le giovani generazioni mostrano, nei suoi confronti, così tanto disinteresse!