SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Una rete di piste ciclabili che collegherà Ascoli Piceno con Porto Sant’Elpidio, passando per un parco attrezzato sulle sponde del Tronto e per una pista ciclabile costiera completata nei tratti che ancora mancano. Il Comune di San Benedetto, nella persona dell’assessore alla viabilità Settimio Capriotti, ha partecipato a un incontro per la programmazione di questo progetto “Mo.Do.” (Mobilità Dolce) che viene coordinato dalla Provincia con la decisiva collaborazione di tutti i Comuni della vallata del Tronto. L’incontro tecnico-istituzionale non ha portato novità sostanziali ma è servito alla Provincia per verificare la disponibilità dei Comuni interessati a presentare dei progetti e a contribuire con fondi che integrino il finanziamento della Provincia stessa. Seguiranno altri incontri più fattivi.

Il Comune di San Benedetto si è attenuto al progetto dell’ingegner Francesco Canestrari, che è stato però al centro di alcune leggere incomprensioni con i tecnici della Provincia. Dalle loro mappature, infatti, risultavano realizzati dei tratti di pista ciclabile che realizzati non sono affatto; uno su tutti il tratto di pista ciclabile mancante in viale dello Sport, nei pressi della Caserma dei Carabinieri.

In definitiva la volontà del Comune è lo sviluppo di un sistema di collegamento fra i tratti di pista ciclabile realizzati e da realizzare, quindi lungomare, viale dello sport, zona Sentina e sottopasso di via dell’Airone. Un continuum ben integrato con le altre strutture viarie e sicuro per gli utenti. Attualmente questa idea è ostacolata da due “imbuti” (viale dello sport e zona porto) e l’assessore Capriotti ha manifestato l’interesse del Comune a eliminarli. Presso il porto si potrà realizzare un “anello” per congiungere la pista ciclabile di San Benedetto con quella di Grottammare, per viale dello sport la soluzione appare un po’ più complicata.

Per quanto riguarda la pista ciclabile che porta all’inizio della passeggiata sul molo sud, Capriotti chiederà una maggiore severità ai Vigili Urbani per impedire il cattivo costume di parcheggiare sul nastro verde, creando disagi a pedoni e ciclisti e mettendone a repentaglio l’incolumità.