SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Primo atto dell’Eurolega 2006. Vittoria sofferta per l’Italia che riprende il discorso interrotto a Napoli, il maggio scorso – terzo posto in Campania nel corso dell’Eurocup – affrontando la Grecia.
«Un avversario difficile, l’avevo detto alla vigilia – argomenta al termine della gara Massimo Agostini – Non li conoscevamo, non avendoli mai affrontati, quindi c’erano tanti rischi. Inoltre la prima partita di una competizione come questa rappresenta sempre un’incognita. Le sorprese sono dietro l’angolo e lo dimostrano le sconfitte di Francia e Spagna. Tutto sommato ci può stare, all’esordio, di soffrire contro la Grecia, una formazione che ha fatto vedere buone cose e che quindi merita i nostri complimenti».
Proviamo a suggerire la sintesi: vittoria meritata, ma davanti a Rasulo si è sofferto un po’ troppo. «Esatto – concorda il Condor – Abbiamo praticamente ragalato i tre gol ai greci, mentre noi abbiamo tirato venti volte in porta. Successo che ci può stare, ma dobbiamo migliorare in difesa e, se possibile, in fase conclusiva. In generale forse talvolta siamo stati poco concreti, cercando più il tocco di fino che non la sostanza».
Ci scappa pure una considerazione sui singoli: «Pasquali e Carotenuto oggi hanno forse reso al di sotto delle loro possibilità. Di solito sbagliano molto meno».
Il carattere degli azzurri. Come dire: sotto questo punto di vista il bicchiere è mezzo pieno. «Non abbiamo mai mollato – sentenzia mister Agostini – Ci abbiamo creduto fino alla fine: è arrivata una vittoria molto importante, perchè, come ho detto sin dall’inizio, il nostro obiettivo è quello di incamerare più punti possibile per il prosieguo».
Ora sotto con la Svizzera, che, a sopresa, ha battuto la Francia di Eric Cantona. «Sono convinto che domani faremo meglio; ci siamo sbloccati. Gli elvetici comunque sono cresciuti molto negli ultimi tempi. Li rispettiamo ma non abbiamo paura. Onestamente sarebbe stato peggio incontrare la Francia. Speriamo di rincontrarla in finale, a Marsiglia».
E a proposito dei galletti, la squadra di Cantona, impegnata nella sfida contro la Svizzera, è stata beccata, piuttosto pesantemente, dal pubblico del Beach Stadium. Insufficienti le tre settimane trascorse dalla finale dei Mondiali di calcio per smaltire la “sbornia”? «Mi dispiace molto per quello che è successo alla Francia; certe cose dovrebbero restare fuori dallo sport, soprattutto da una disciplina come il beach soccer che vuole unire e non dividere. Vorrei vedere la gente battere le mani, urlare e divertirsi. Punto».
A parte questo, il pubblico della Riviera ha dato un bel contributo. «Ci hanno aiutato soprattutto nei momenti difficili; il loro apporto è fondamentale. Domani contiamo di divertirli di più», giura il tecnico romagnolo.
CAROTENUTO Pasquale Carotenuto, classe 1982, capocannoniere dell’Eurocup 2005, alle spalle diverse stagioni sui campi di calcio della D campana – Ischia, Caivanese e Scafatatese tra le maglie che ha vestito – ha iniziato alla grande l’Eurolega. Tre reti e grandi dimostrazioni di affetto da parte del pubblico appassionato di beach soccer. Applausi e cori divisi con capitan Fruzzetti, anche lui tra i più osannati.
Due gol, tante invenzioni e qualche colpo a effetto. Forse si è sprecato troppo dalle parti dell’estremo difensore ellenico.
«In effetti abbiamo sofferto parecchio – concorda l’attaccante del Catanzaro BS – ma era la prima gara. Ci può stare. L’importante era che arrivasse la vittoria, è venuta dopo i calci di rigore, va bene lo stesso, del resto dopo un po’ di tempo che non affrontavamo competizioni di questo genere, è normale pagare un piccolo scotto. Adesso concentrati per la seconda sfida contro la Svizzera».
Insomma, lo scugnizzo di Condor Agostini non vuole fermarsi.