GROTTAMMARE – Mercato in casa Grottammare: ancora tutto fermo. Di ufficiale non c’è nulla, anche se la dirigenza biancazzurra sta sondando il terreno per regalare a mister Amaolo tasselli in grado di rimpolpare un mosaico per ora piuttosto scarno. Pesanti, in tal senso, gli addii dei vari Ludovisi, Di Matteo, Marcucci e Adamoli. Ripetiamo: “vuoti” difficili da colmare.
Il direttore sportivo Pino Aniello in ogni caso ci proverà. «Servono almeno tre elementi di spessore – esordisce – Un centrocampista di qualità in grado di non farci rimpiangere l’assenza di Marcucci e due attaccanti. In difesa tutto dipende dalla riconferma o meno di Pulcini e Fusco. Stiamo trattando».
Molti in effetti i calciatori svoncolati dal sodalizio di via San Martino che potrebbero accettare di rimanere alla corte di mister Amaolo. A cominciare da Di Martile, che il Pescara, riscattato l’attaccante Mario Pignotti, potrebbe decidere di “parcheggiare” ancora a Grottammare; compresi Vergari, per il quale c’è già un accordo di massima col Porto Sant’Elpidio, società che ne detiene il cartellino, e Puglia. Anche Costanzo potrebbe rimanere.
Sicuri di far parte dell’organico che affronterà la nuova stagione Traini, Deogratias, Binari, Baggio, Vinciguerra e Di Salvatore, tutti di rientro da prestiti. In partenza il portiere Di Clemente, il quale per motivi di lavoro molto probabilmente si accaserà in una squadra della Promozione abruzzese.
Saranno invece almeno quattro i ragazzi, tutti classe ’88 e ’89, del settore giovanile biancazzurro che la dirigenza proverà a lanciare in prima squadra; alcuni di loro del resto negli ultimi mesi della passata stagione hanno gravitato nell’orbita della prima squadra. Stiamo parlando del portiere Valerio Addazzi – «Sono sicuro che avrà un avvenire, puntiamo molto su di lui», rivela Aniello – l’attaccante Gianluca Pasquini e i difensori Andrea Piccinini e Simone Traini.
Una politica insomma all’insegna di un bugdet ridotto rispetto a quello dell’anno scorso e rivolta alla valorizzazione dei giovani. Aniello concorda: «Il filo conduttore sarà quello. Cercheremo di affiancare loro qualche giocatore di esperienza, ma senza fare follie, tenendo d’occhio il monte ingaggi».