SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Gli Imprenditori Turistici Balneari esprimono soddisfazione per le dichiarazioni rilasciate dal ministro Rutelli che ha bloccato l’aumento indiscriminato dei canoni demaniali, rimandando ad un esame congiunto Stato-Regioni-Sindacati la verifica della situazione, a partire dal mese di settembre.
L’ITB Marche ribadisce però che gli operatori del settore esulteranno solo e solo se il provvedimento verrà abolito e non meramente congelato, anche se ringraziano il ministro Rutelli e ricordano i precedenti incontri con l’onorevole Lusetti della Margherita, il quale aveva promesso, come poi mantenuto, la revisione del provvedimento.
L’ITB Marche, che parteciperà al tavolo tecnico presieduto dal ministro Rutelli, rinnova al contempo la corretta applicazione della normativa esistente (Legge 494 applicata con la legge 342/98) che prescriveva che ogni regione avrebbe dovuto classificare le proprie spiagge e pagare, in corrispondenza, un canone demaniale appropriato. Ebbene soltanto le Marche e la Liguria hanno classificato le proprie spiagge in fascia B, mentre tutte le altre regioni, non provvedendo alla classificazione, hanno di fatto spiagge in fascia C. Per questo chiediamo all’assessore regionale al turismo Luciano Agostini di provvedere a riclassificare al più presto le spiagge marchigiane in fascia C, anche perché, come mostrato da alcune trasmissioni televisive della Rai, le tariffe applicate nelle zone del Tirreno sono due, tre, quattro e in alcuni casi persino dieci volte superiori a quelli applicati nelle Marche, che invece pagano al momento canoni demaniali superiori a quelli del Tirreno.
Questa riclassificazione sarebbe doverosa in vista del tavolo tecnico nazionale, poiché non è più sostenibile che gli imprenditori turistici marchigiani continuino a pagare, come avvenuto negli ultimi anni, canoni demaniali superiori a quelli di tutte le altre regioni senza che questa ingiustizia provochi la minima reazione istituzionale.