a cura di Ilenia Virgili e Pier Paolo Flammini
ROBERTO BENI (ex allenatore Samb): «I ragazzi hanno dato quello che servica, trascinati da un pubblico che, oggi e sempre, li trascinerà. Sento di dover ringraziare Remo Croci perché senza di lui la Samb sarebbe sprofondata: ha fatto ripartire una Samb ferma. Adesso speriamo che a livello societario qualcosa si risolva. Chimenti? È una persona che sa dare una grande carica ai calciatori. Mi auguro che per il futuro gli imprenditori locali si possano muovere, perché San Benedetto merita tanto. Se si può ripartire da questo gruppo? Credo che ha dimostrato delle doti non comuni, ma intanto ci godiamo questa salvezza raggiunta sul campo».
RUSSO (centrocampista Lumezzane): «Sono molto deluso. Non mi aspettavo un atteggiamento così negativo da parte della nostra squadra. I motivi? Non abbiamo sofferto il pubblico né il gol subito a caldo, ma abbiamo sbagliato l’approccio alla gara».
COLONNELLO: il capitano rossoblu non ha rilasciato dichiarazioni alla stampa, con la quale il capitano se l’è presa per quanto scritto sul suo conto in settimana.
BAGALINI: «Domenica scorsa abbiamo giocato sotto tono, oggi la fortuna ci ha aiutato. Ci credevo, anche se pensavo fosse più dura. Martedì ci hanno dato fastidio tre o quattro persone che ci hanno accolto dicendoci che eravamo dei venduti, anche se abbiamo parlato con alcuni tifosi della curva che ci hanno poi garantito il massimo sostegno dicendoci che nessuno di loro ci aveva offeso, anche in riferimento ad alcune cose su Colonnello. Insomma, ci siamo anche tolti dei sassolini dalle scarpe. Comunque la situazione era incredibile, io sono stato qui sei mesi e non ce la facevo più, figuriamoci chi ci è rimasto un anno».
YANTORNO: «Una bella gara spazza via tutto quello che è accaduto in un anno incredibile. Il mio amico Macaluso è il numero uno, perché, oltre che un grande giocatore, è anche un grande uomo. Il futuro? A San Benedetto starei benissimo, se ci sono possibilità resterò qui. Oggi abbiamo attaccato alla morte dal primo minuto, ci è andata bene. In settimana abbiamo discusso molto sulla partita di Lumezzane, eravamo anche dispiaciuti per alcuni tifosi che ci avevano offeso, dicendoci che il calcio è strano, fai tanto per salvare la squadra e alla prima sconfitta tutti dimenticano quel che fai di buono prima».
FAIETA: «Dopo una annata bruttissima finalmente possiamo gioire, adesso speriamo che si presentino imprenditori seri, e non i fenomeni alla Soldini, perché a questa piazza la C1 sta un po’ stretta. Mi piacerebbe restare ma per ora non ci sono ancora le basi».
GIGI VOLTATTORNI (allenatore in seconda Samb): «La squadra ha tirato fuori il meglio di sé in una situazione estrema, come le era capitato in campionato, anche se non pensavo potesse essere così semplice. I ragazzi hanno cacciato fuori tutti i problemi, trascinati da un pubblico incredibile. E bisognava tenere conto che molti calciatori erano infortunati… Come allenatori non abbiamo fatto nulla di speciale, la settimana scorsa l’approccio alla gara è stato sbagliato, oggi si è riscattata la prestazione di Lumezzane. Se questi calciatori possono costituire una base per l’anno prossimo? È presto per parlarne».
FEMIANO: «Prima della partita qualcuno di noi ha appeso nello spogliatoio il ritaglio di giornale dove Salvioni diceva che non temeva la squadra ma solo il pubblico. Mi è venuto istintivo strapparlo, perché mi innervosiva. Voglio fare una battuta: abbiam messo un po’ di pepe in questi play out, perché se avessimo vinto a Lumezzane oggi non ci sarebbe stato gioco. Comunque ringraziamo i tifosi della Samb, in primis quelli della curva. Il futuro? A noi hanno chiesto la salvezza, ora spetta ad altri andare avanti».
DOCENTE: «Sono contentissimo, e con me tutta la città. Certo, il 4-0 non me l’aspettavo. La doppietta? Se la squadra gira, è logico che posso segnare. Abbiamo trovato la forza per reagire proprio nel momento in cui eravamo totalmente allo sbando, non l’abbiamo fatto per denaro ma per la dignità. Il mio futuro? Non lo so, il cartellino è del Rimini, che ne fa quel che vuole. Scandurra ha detto che io e lui assieme valiamo 30 gol? Certo, se potessimo resteremmo tutti e due a San Benedetto, anche se si devono aggiustare tante cose. Devo dire che oggi ero più emozionato che il giorno della promozione del Rimini in Serie B: allora il fatto era scontato, oggi invece mi batteva forte il cuore».
MASOLINI (centrocampista del Lumezzane): «Non abbiamo avuto gli attributi che queste gare necessitano. La retrocessione significa aver sbagliato tanto per non dire tutto. Non è bello finire la stagione così quando dalla tua avevi un risultato come quello maturato all’andata. Durante la stagione abbiamo dimostrato di avere carenze di natura caratteriale».
DE ROSA: «Nonostante le critiche che ci sono piovute addosso dopo la sconfitta di Lumezzane dalla stampa locale e dall’entourage lombardo, abbiamo fatto vedere di che pasta siamo fatti. Grande squadra che non si è mai risparmiata, la salvezza è meritata. Eravamo carichi da mercoledì, oggi c’eravamo di testa e di gambe dando lezione di calcio all’avversario. La nostra salvezza vale più di quello che ci è stato tolto a livello societario�?.
SCANDURRA: «Le stampelle dovrò usarle ancora per un mese, per ottobre penso di poter rincominciare a giocare. Ho avuto i brividi oggi e non nascondo di essermi commosso. Benché abbia la febbre non potevo mancare, è stata una emozione indescrivibile, una gioia così non l’ho mai provata. La nostra salvezza deriva dalla reazione che abbiamo avuto in questo tribolato anno. Abbiamo sofferto tanto ma questo ci ha fortificato a tal punto da meritare di rimanere in C1».
MACALUSO: «Sono contento per i quattro gol che abbiamo realizzato perché quest’anno non ci era mai riuscito. Oggi ho giocato anche nella posizione di centravanti, un ruolo nuovo per me, e ho fatto più che bene! Ho dimostrato di avere forza e carisma. Non so se rimarrò anche se la situazione societaria dovesse risolversi per il meglio. Intanto parto per l’Uruguay, ho fatto soffrire tanto la mia famiglia, non torno da due anni dunque mi sembra il minimo. Oggi abbiamo dimostrato di avere molta più cattiveria del Lumezzane. Siamo scesi in campo con tutta un’altra testa rispetto all’andata; questo ha fatto la differenza. La vittoria la dedico a tutta la gente di San Benedetto, ai tifosi e a Pietrina, una persona che è ricoverata all’ospedale. Non dimenticherò mai questa stagione».