SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Contrada Valle del Forno, in zona Ponterotto, è un’arteria stradale cruciale per il traffico che va dal centro della città verso Acquaviva Picena. Si raggiunge percorrendo via Carnia, la prima traversa a sud della trafficata via Manara, e prosegue superando il ponte dell’autostrada Bologna-Canosa.

Dallo scorso 11 maggio in questa zona, poche decine di metri dopo il ponte e nel mezzo di una curva, c’è un duplice concreto pericolo, segnalato in questi giorni al Comune da parte di Nicola Fares, presidente del comitato di quartiere Ponterotto. Il primo pericolo è di ordine geologico, se così si può dire, dato che una parte della terra che costeggia la strada dalla parte nord è franata. Il secondo pericolo riguarda la circolazione di autoveicoli e motocicli, ma potrebbe essere evitato con una segnalazione idonea. Dopo lo smottamento, infatti, sul lato interessato sono state messe delle transenne e dei cartelli di rallentamento che eliminano gran parte della corsia proprio in piena curva. Auto e moto devono percorrere la curva sull’altra corsia, con una ridotta visibilità per chi proviene nel senso contrario.

La lettera di Nicola Fares, insieme alle dita incrociate da chiunque si trovi a passare per contrada Valle del Forno, auspicherebbero qualche intervento, come ad esempio un semaforo mobile che disciplini il transito alternato dei veicoli. Speriamo in una soluzione rapida del problema.

Nel frattempo, come conferma del pericolo di ulteriori smottamenti, l’ENEL ha spostato un palo della linea elettrica. E poi c’è un altro problema, dovuto all’inciviltà e alla stupidità di qualche cittadino, ed è quello della presenza di batterie per auto esauste lasciate sul bordo della strada come se fossero pezzi di carta (fotogallery cliccando su Multimedia nella cornice a destra dell’articolo). Evidentemente non tutti sanno – o non vogliono sapere – che esistono modi ben più degni per disfarsi delle batterie che non servono più. Ma questo, appunto, è un altro problema.