SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Nuovi sviluppi nell’operazione “Varenne” della Polizia di Stato di San Benedetto, scattata in seguito alle rapine realizzate nel 2001 presso le agenzie di scommesse SNAI della nostra città e di Civitanova. A carico dei due rapinatori, in carcere dall’8 aprile scorso, ora ci sono altre due rapine, realizzate il 10 e l’11 giugno 2001 a Pescia (Pistoia) e Aprilia (Latina).

L’antefatto: Vito Coscia e Ramon Taglianetti, originari di Eboli (Salerno), effettuavano le loro rapine a volto scoperto, impugnando le pistole e agendo con modalità piuttosto violente contro clienti e cassieri. Dopo aver prelevato il bottino si impossessavano anche delle cassette delle telecamere a circuito chiuso.

Nel periodo della loro maggiore attività criminosa, intorno alla metà del 2001, uno dei due aveva subito un’operazione chirurgica ad una gamba e zoppicava vistosamente. Questo particolare era stato notato da alcuni testimoni della rapina di Civitanova ed è risultato molto utile per le indagini. Fino al 2005 Coscia e Taglianetti hanno realizzato altri colpi a Verona, Treviso, Venezia e Arezzo. Particolare curioso sulle circostanze dell’arresto dell’8 aprile è che uno dei due fu identificato dalla Polizia di Eboli mentre si trovava ad un comizio elettorale.

Le indagini sono poi proseguite in tutta Italia perché c’era il forte sospetto che Coscia e Taglianetti avessero a che fare con altre estorsioni realizzate con uno stile molto simile. Un sospetto che alla fine si è rivelato fondato. Grazie alle numerose foto segnaletiche che sono state fatte circolare, si è appunto accertato che i due erano gli autori anche delle rapine di Aprilia e di Pescia, che hanno fruttato un bottino rispettivamente di 200 e di 100 milioni di lire.

Il particolare della gamba claudicante è stato determinante anche stavolta. I testimoni delle rapine di cinque anni fa non hanno avuto dubbi nel riconoscimento. Un altro particolare interessante è che uno dei due malviventi risultava regolarmente titolare di una impresa commerciale e questa sua attività non creava sospetti durante i controlli preventivi sulle strade. La copertura di agente commerciale giustificava i numerosi spostamenti per l’Italia, che in realtà servivano per compiere i sopralluoghi nelle agenzie di scommesse. Inoltre i loro nomi tornano spesso nelle liste dei clienti negli alberghi delle città in cui sono avvenute le rapine. Ulteriori prove sono le mappe cittadine rinvenute nelle loro auto, ricche di segnalazioni sugli obiettivi che intendevano colpire. Da segnalare, infine, che grazie a questa operazione “Varenne 2″ gli uomini dei Dirigente Marco Fischetto hanno scagionato due persone che erano state indagate per la rapina di Aprilia.