SAN BENEDETTO DEL TRONTO – La Cgil ha organizzato lunedì 22 maggio un incontro con i quattro candidati sindaco di San Benedetto, presso la propria sede di via Piemonte. All’invito ha risposto solo il candidato di centrosinistra Giovanni Gaspari. Uno dei due candidati del centrodestra, Edio Costantini, ha avvisato che non avrebbe potuto partecipare all’incontro, mentre Tablino Campanelli e Domenico Martinelli non si sono presentati. Il segretario provinciale Cgil Emidio Celani ha espresso il suo rammarico per le assenze al confronto.
Tre le principali questioni affrontate, dopo l’introduzione di Celani, che ha rivendicato l’autonomia del sindacato dalla politica: a) quella della rappresentanza delle forze sindacali e sociali nelle scelte del Comune; b) la situazione economica della città di San Benedetto; c) la situazione sociale e le politiche utili a superare le situazioni di disagio.
a) Sul primo punto la Cgil chiede un maggior coinvolgimento delle parti sociali, specie nelle questioni che riguardano i propri iscritti (42 mila nell’intera provincia di Ascoli compresa Fermo), come quelli degli altri sindacati. A tal proposito, oltre a Celani, lamenta uno scarso coinvolgimento negli ultimi anni anche Francesco Vagnoni, segretario provinciale del Sindacato pensionati (lo Spi ha 3 mila iscritti a San Benedetto, 6 mila complessivamente nel comprensorio cittadino) e vicepresidente del Coico, il distretto agroindustriale. Tra gli esempi portati da Vagnoni, la gestione del Centro Primavera, di cui la Cgil contribuì a stilare il regolamento.
b) Per la situazione economica è stata citata la crisi nei settori della pesca e dell’agroindustria, che negli ultimi anni ha fatto perdere molti posti di lavoro. La Cgil chiede maggiore presenza, e più incisiva, da parte dell’amministrazione comunale. «San Benedetto ha fondato il suo sviluppo su pesca turismo e agroalimentare», ha detto Celani, «In tutti e tre i casi lo sviluppo è stato possibile grazie all’innovazione e alla ricerca. Nell’agroalimentare, per esempio, la qualità dei prodotti è stata accompagnata da innovative tecniche di conservazione, sia dei prodotti agricoli, che di quelli ittici. Oggi chiediamo che non vada persa la stessa attitudine all’innovazione».
«In caso di vittoria alle elezioni siamo disponibili a concedere incentivi alle imprese di questi settori», ha detto Gaspari, «Per il turismo pensiamo a premi volumetrici a patto che gli hotel non vengano trasformati in residence. Ma anche ad interventi legislativi che potremmo ottenere grazie al deputato del nostro territorio Andrea Ricci, per favorire la pesca-turismo e la possibilità di installare bed & breakfast nelle imbarcazioni che oggi hanno chiesto la rottamazione. Ma in cambio di incentivi fiscali, per esempio nell’agroalimentare, chiederemmo nuovi investimenti, per tutelare e aumentare l’occupazione. Il Centro agroalimentare potrà essere venduto, ma il pubblico non dovrà abbandonarlo del tutto, perché è importante che indichi gli indirizzi del suo sviluppo».
c) Sul terzo punto citati alcuni temi: la condizione dei giovani, degli immigrati, degli anziani. Gaspari ha ribadito la volontà della sua eventuale amministrazione di ripristinare i prestiti sull’onore sia sotto forma di garanzia presso gli istituti di credito, sia come piccoli prestiti, a sostegno dell’imprenditoria giovanile. Ma ha pure ribadito l’intenzione di concedere premi volumetrici ai costruttori, per realizzare alloggi ad affitto concordato, come avviene in altre città. «In pochi anni», ha detto Gaspari, «i canoni di affitto sono passati ad incidere dal 10 al 20% delle retribuzioni. Mentre un altro fattore di preoccupazione ci viene segnalato dalle banche stesse, sempre più numerose a San Benedetto, a proposito dell’alta percentuale di rate di mutuo insolute».
«Oggi dobbiamo chiederci se il commercio e il turismo potranno reggere l’economia di una città e di un ambito territoriale che comprendono 90 mila abitanti», ha detto Celani, «Il Parco marino e la Riserva della Sentina possono aiutare, ma solo se ben gestiti». «La cultura dell’accoglienza dovrà caratterizzare ancor di più questo territorio», ha concluso Vagnoni, «sia nei confronti dei turisti, che degli immigrati, molti dei quali sono oggi addetti della pesca. La qualità della vita dovrà essere la base per un rilancio del territorio». È stato anche ricordato come San Benedetto abbia il più alto numero di immigrati regolari dell’intera provincia: 2.385.
All’incontro erano presenti anche il segretario provinciale Cgil Funzione pubblica Francesco Neroni, il responsabile provinciale dell’organizzazione della Cgil Giancarlo Collina, il neosegretario provinciale della Flai-Cgil Stelio Bartolomei, il segretario comunale Spi Ivano Pennesi, il responsabile del settore immigrazione Alessandro Pompei.