ACQUAVIVA PICENA – «Il Comune è luogo d’incontri, familiarità e discussioni, ma è anche la casa di tutti, come l’etimologia del termine ricorda».
E’ quanto ha dichiarato S.E. Monsignor Gervasio Gestori intervenendo all’inaugurazione del “vecchio�? Municipio, restituito, dopo un lungo restauro, alla cittadinanza in tutto il suo rinnovato splendore. L’evento ha avuto luogo in grande stile sabato 6 maggio alle ore 10.30. Presenti numerose autorità civili, militari e religiose, fra cui il sindaco Tarcisio Infriccioli, la Giunta Comunale, il viceprefetto Fiorangelo Angeloni, il consigliere regionale di An Guido Castelli, il presidente della Banca Picena Truentina Gino Gasparretti, il parroco don Angelo Palmioli ed una rappresentanza delle Forze dell’Ordine.
Particolarmente soddisfatti il primo cittadino e gli assessori che, dopo l’esilio presso la sede pro tempore di viale Leopardi, potranno svolgere le loro funzioni in condizioni più idonee al ruolo.
I risultati dell’opera di ristrutturazione? Magnifici, a giudicare dall’opinione dei convenuti e dello stesso Vescovo, che ha simpaticamente definito il Municipio «un possibile ottimo episcopio».
Danneggiato dal terremoto del ’97, l’immobile, d’origine settecentesca, ex proprietà della famiglia Chiappini, è stato restaurato grazie ai fondi previsti dalla legge 61/98. Ammontare della spesa, circa 1 milione e 400 mila euro. Ha realizzato i lavori, guidati dall’ingegner Dino Capecci, la ditta Gaspari di Ascoli Piceno, su progetto dell’architetto Alessandro Marconi. Hanno collaborato la dott.ssa Marcella Bottiglieri (per rifacimento decorazioni e camini), Aldo Vagnoni (pezzi d’arredo), nonché la ditta Spazio Logico s.a.s. di Grottammare (impianto sistema semiautomatico di archiviazione “compattabile�?), rappresentata dal suo ingegnere, Listrani. Rinnovati anche il sistema elettrico e quello di riscaldamento (pavimentale).
Quattro anni (dal 2002 al 2006) sono stati necessari per ristrutturare l’antico edificio, adeguarlo alle normative e riportare all’originale bellezza i numerosi affreschi, «opere – come spiegato dall’assessore alla Cultura Teodorico Compagnoni – eseguite dal De Carolis o, più verosimilmente, dalla sua scuola. Pitture dai temi più eterogenei, che spaziano dal sacro al profano, con motivi mitologici, cosmogonici e teogonici». Costituito da tre piani, quello terra sarà destinato agli uffici, il primo agli amministratori ed il secondo a mostre, conferenze, meeting e visite guidate.
La cerimonia si è conclusa con un ricco buffet allestito nella Sala del Palio.
Gli uffici comunali, nella sede restaurata di Palazzo Chiappini, saranno operativi entro giugno.
«Il Municipio è di tutti gli acquavivani» e ancora «Roba del Comune, roba di tutti» hanno più volte dichiarato il sindaco e gli assessori durante il discorso inaugurale: agli uni l’opportunità di prendere alla lettera un simile invito, agli altri l’impegno a mantenervi fede.