SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Settecentosessanta. Non uno di più. Tanti potranno essere i tifosi della Samb che assieperanno il settore ospiti dello Stadio Comunale di Lumezzane, se saranno venduti tutti i biglietti che verranno distribuiti a San Benedetto non prima, probabilmente, di mercoledì sera: costo 10 euro, punti vendita i soliti (Nuovi Orizzonti e Samb Point). I club organizzati non hanno ancora deciso in che modo muoversi verso Lumezzane.
Domani intanto la squadra, agli ordini di mister Chimenti, si ritroverà presso lo stadio “Riviera delle Palme” a partire dalle 15; sarà importante, nei giorni che mancano dalla trasferta lombarda, verificare il recupero atletico di Docente e Zanetti («Non so se ce la farò; voglio esserci, ma devo ancora fare dei controlli»).
Ma è sempre l’aspetto societario quello che maggiormente interessa e preoccupa: dopo la “liquefazione” della May Day i tifosi hanno incontrato, venerdì scorso, gli stessi imprenditori che avevano dato vita al progetto poi naufragato. Cosa accadrà adesso? L’idea potrebbe non essere abbandonata, ma sembra che, prima di agire, si vogliano avere delle rassicurazioni da parte dei candidati a sindaco di San Benedetto, a livello di appoggio per l’acquisizione del titolo sportivo ma anche per i contributi, garantiti in passato alla gestione Mastellarini.
Il rischio, ripetiamolo, è di andare all’asta del titolo sportivo (verrà messo in vendita solo dopo il 28 maggio, quando si saprà se la Samb resterà in Serie C1 o andrà in C2) senza un acquirente serio o, almeno, locale. Inoltre se non verranno date congrue garanzie finanziarie si rischia di non mantenere la categoria conquistata sul campo: con il caos originato dalle malefatte calcistiche di cui son piene le cronache nazionali, crediamo che questa estate verrà applicata, su tutti i casi simili, la massima severità, sull’onda dell’ovvia indignazione che da qui ai prossimi giorni non potrà che crescere.