Giorgio Napolitano è l’undicesimo Presidente della Repubblica. E’ stato eletto dal Parlamento in seduta comune al quarto scrutinio con 543 voti. Hanno ottenuto voti Bossi (42), D’Alema (10), Ferrara (7), Letta (6), Berlusconi (5), Pininfarina (3), Di Piazza (3). Dieci le schede disperse, 347 le bianche, 14 le nulle. L’aula ha tributato al neoletto un lungo applauso. Battimani anche dai banchi del centrodestra
Giorgio Napolitano è nato a Napoli il 29 giugno 1925.
Laureato in giurisprudenza all’Università di Napoli, dove nel 1942 fa parte di un gruppo di giovani antifascisti e comunisti, aderisce, nel 1945, al Partito comunista italiano e si impegna nella costituzione del movimento studentesco dell’università e sul piano nazionale. È particolarmente sensibile ai temi della politica meridionalista e partecipa al movimento per la rinascita del Mezzogiorno. Segretario delle federazioni comuniste di Napoli e Caserta, è responsabile della commisione meridionale del Comitato centrale del PCI, di cui diviene membro a partire dall’VIII congresso (1956).
Dopo il X congresso del PCI entra a far parte della Direzione nazionale del partito. Negli anni 1976-79 è responsabile della politica economica del partito e dal 1986 dirige la commissione per la politica estera e le relazioni internazionali.
Dal luglio del 1989 è ministro degli esteri nel governo-ombra del PCI. Dopo il congresso di Rimini aderisce al Parito democratico della sinistra e fa parte della direzione e del coordinamento politico.
È eletto deputato per la prima volta nel 1953 ed è successivamente sempre riconfermato. Dal 1981 al 1986 è presidente del Gruppo comunista e dal 1989 al 1992 è membro del Parlamento europeo.
Il 3 giugno 1992 è eletto Presidente della Camera dei Deputati.
Nella XII legislatura fa parte della Commissione affari esteri, è membro della delegazione NATO e Presidente della Commissione speciale per il riordino del settore radiotelevisivo. Nella XIII legislatura è Ministro dell’interno e per il coordinamento della protezione civile del Governo Prodi.
Dopo la caduta dell’esecutivo guidato da Prodi, fu europarlamentare dal 1999 al 2004 tra le fila dei Democratici di Sinistra, e ricoprì in quella sede la carica di Presidente della importante Commissione Affari Costituzionali (AFCO).
Il 23 settembre 2005 è stato nominato, contemporaneamente a Sergio Pininfarina, senatore a vita dal Presidente della Repubblica e suo predecessore Carlo Azeglio Ciampi.