SAN BENEDETTO DEL TRONTO – «Alcune foto mi hanno choccato. E’ necessario fare chiarezza». Pietro D’Angelo, segretario provinciale dei Verdi, interviene sugli episodi di violenza di domenica 23 aprile, avvenuti subito prima di Samb-Genoa, i quali hanno portato all’arresto di nove sostenitori marchigiani, otto dei quali hanno patteggiato la pena, mentre uno è stato rinviato a giudizio (venerdì 12 maggio).
Nella città delle palme, tra la gente, sembra essersi alzato un forte sentimento di dissenso in merito all’operato delle forze dell’ordine. «Non criminalizzo i tutori dell’ordine – puntualizza D’Angelo – ma nemmeno la città, come invece è stato fatto, per esempio, in marzo (il 21, ndr), quando Di Pietro e Soldini sono venuti a San Benedetto. Credo che vada evitato, a prescindere, lo scontro fisico, anche perchè c’è il rischio di farsi sfuggire di mano la situazione. Non posso valutare in maniera oggettiva i fatti di quella domenica, visto che non ero presente – spiegherà che, schifito dal “sistema�?, si è da tempo allontanato dagli stadi – ma, come ripeto, le foto che ho visto mi hanno lasciato molto perplesso. Mi sono impegnato personalmente ad aiutare i tifosi, invitandoli a raccogliere quanto più materiale per dimostrare come sono andati i fatti».
Parole che assumono ancora maggiore rilevanza se pensiamo che la politica locale non si è resa protagonista di prese di posizioni significative in merito all’episodio. D’Angelo – anticipato peraltro dal consigliere provinciale di Rifondazione Comunista Giuseppe Marconi, col quale sabato 29 aprile ha preso parte all’incontro organizzato dalla tifoseria organizzata nel piazzale antistante la curva Nord – sembra invece avere preso a cuore la questione. Contattato da alcuni tifosi della curva Cioffi subìto dopo l’accaduto, ha accolto la richiesta degli stessi di scomodare il deputato dei Verdi, onorevole Paolo Cento, che spesso, in passato e recentemente, ha sostenuto gli ultras di mezza Italia in episodi piuttosto simili a quello che si ritrova a vivere la Nord.
«I tifosi gli hanno parlato personalmente. Cento si è detto disponibile ad aiutarli e a venire a San Benedetto. Stiamo a vedere come si evolverà la cosa».
Ma per D’Angelo il problema sta molto più a valle. «Gli animi della gente sono esasperati dall’incredibile situazione societaria che si protrae ormai da anni. Venturato, Gaucci, Mastallerini, Paterna, Soldini: la lista degli affaristi senza scrupoli travestiti da pseudo-dirigenti che si sono alternati a San Benedetto è tristemente nota. I problemi nel mondo del calcio provengono proprio dalla componente dirigenziale; come possono andar bene le cose se la società è allo sfascio?!».
D’Angelo, in proposito, indica la “soluzione”. Drastica. «Occore aprire a personaggi seri. Invito i tifosi, la gente, tutta la città a vigilare sull’assetto societario. La città deve dire basta agli affaristi di passaggio che vengono alla Samb solo per coltivare gli affari propri e non per passione».