LA SPEZIA – Il ritorno dello Spezia in Serie B dopo 55 anni riporta alla mente la grande impresa del 1944. Allora la compagine del 42° Corpo dei Vigili del Fuoco di La Spezia (che nulla ha a che vedere con la società calcistica spezzina) trionfò in un torneo che venne disputato in condizioni al limite della sopportazione, in un’Italia divisa e tormentata dalla guerra. Per decisione della federcalcio non sarà mai “scudetto”, ma nella città ligure tutti lo sentono come tale.
Al termine di una stagione farraginosa, dove furono molto più probabilmente le fasi del torneo che le giornate disputate, i liguri trionfarono all’Arena di Milano, a quel tempo città occupata dalle truppe tedesche.
I Vigili del Fuoco di La Spezia vinsero il proprio raggruppamento nel primo turno, il Girone D della Zona Emilia, per poi, sempre nella stessa zona, imporsi anche nella semifinale B davanti a Carpi, Corradini Suzzara e Modena. Nelle qualificazioni interzonali è il Bologna a cedere il passo ai liguri e si arriva cosi` al girone finale per il titolo, disputato a Milano fra il 9 e il 20 luglio.
Di fronte agli spezzini due squadre importanti come Venezia e Torino: finì con un pareggio 1-1 contro i veneti, ma l’incontro decisivo fu quello contro i granata, rinforzati da Silvio Piola. Gli spezzini scesero in campo con Bani, Persia, Borrini, Amenta, Gramaglia, Scarpato, Rostagno, Tommaseo, Angelini, Tori, Costa. Angelini sigla il vantaggio dei liguri, Piola pareggia, poi ancora Angelini decide il match nel primo tempo. Nel finale la traversa impedi` a Valentino Mazzola di cogliere il pareggio. E’ il trionfo, perchè nella terza partita il Toro supera il Venezia 5-2.
Quella squadra era allenata da Ottavio Barbieri e l’eroe della partita con il Torino, Sergio Angelini, vinse, assieme a Giovanni Costa, la classifica marcatori con 7 reti. Il trionfo era completo e venne riconosciuto il 22 gennaio 2002, quando la Figc assegnò alla formazione spezzina una medaglia al valore sportivo per quello storico trionfo.
Fonte: datasport