SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Forza Italia appoggerà alle elezioni amministrative del 28 e 29 maggio la ricandidatura dell’ex sindaco Domenico Martinelli. La decisione è stata presa dal coordinatore regionale e da quello comunale, contro quello provinciale, l’ex deputato Gianluigi Scaltritti.
Retroscena. Le liste sono ormai state consegnate in comune. E così il coordinatore comunale Luigi Capriotti decide di svelare alcuni retroscena. Accusa gli (ex) alleati della Casa delle libertà, Alleanza nazionale e Udc, e lo stesso Scaltritti, per come sono state condotte le trattative fino alla presentazione delle liste.
Martinelli. Secondo Capriotti «la vecchia ruggine» tra Martinelli da una parte e An e Udc dall’altra, è emersa sin dai primi incontri preparatori della campagna elettorale. Di più: «Le trattative», scrive Capriotti, «venivano condotte solo sulla base di elementi personalistici e non su criteri di scelta oggettivi e di comune esperienza. Posto di fronte a tale situazione il dott. Martinelli aveva deciso di non presentare più la sua lista, offeso anche dal comportamento del coordinatore provinciale di Forza Italia Scaltritti che dopo averlo avuto a fianco nelle elezioni politiche, attraverso la sua candidatura alla Camera dei deputati, non aveva esitato a scaricarlo pur di ricercare un qualsiasi altro candidato anche notevolmente più debole e dell’ultimo minuto in sua vece».
Alleati contro Forza Italia. Secondo Capriotti Martinelli avrebbe poi ritirato l’intenzione di non presentare la propria lista, per assicurazioni ricevute dal coordinamento comunale. Ma altri ostacoli erano sorti nel frattempo, sempre secondo Capriotti, che prosegue: «i toni accesi e soprattutto la componente pregiudiziale personale posta sul candidato Martinelli e su tutti quei candidati a sindaco proposti da Forza Italia, tra i quali lo stesso Scaltritti e l’ex assessore Bruno Gabrielli, hanno posto fine ad ogni possibile dialogo».
Capriotti contro Scaltritti. «An, Udc e Scaltritti», prosegue Capriotti, «hanno continuato a cercare candidati sindaco ogni giorno, uno diverso dall’altro fino all’ultim’ora. Occorre stigmatizzare il comportamento del coordinatore provinciale di Forza Italia, il quale ha portato avanti trattative del tutto personali e difformi dalla volontà del coordinamento comunale e certamente non rispondenti agli interessi di Forza Italia. Tutto ciò ha ingenerato confusione tra gli iscritti ed i candidati consiglieri comunali mettendo in serio pericolo la stessa presentazione della lista di partito. (…) La vendetta personale di Scaltritti su Forza Italia per non aver ottenuto la candidatura sicura al Senato della Repubblica non è riuscita perché il coordinamento comunale dello stesso partito ha presentato una lista di candidati forti».
Capriotti contro l’Udc. Capriotti rivolge inoltre accuse all’Udc. «Se a ciò si aggiunge il censurabile comportamento di inviare false comunicazioni attraverso sms alla cittadinanza da parte di soggetti che dovrebbero rappresentare un partito come l’Udc», scrive infatti, «sulle quali si farà chiarezza nelle opportune sedi giudiziarie, tendenti a far credere al lettore che Forza Italia e gli altri partiti della Cdl unitamente ad altre liste civiche, avevano scelto come candidato sindaco Edio Costantini, ci si renderà conto di quanto si possa essere caduti in basso».