ROMA – «Al Comune di San Benedetto del Coso, no, com’è ? Sì del Tronto, vinceremo noi, come alle politiche, caro Antonio, non ti preoccupare. Il candidato sindaco del centrodestra? E che importanza ha? Dato che comunque vinceremo noi, lo possiamo trovare anche dopo il 28 maggio, non c’è fretta». Questo pare abbia detto Silvio, sì proprio lui, al devoto Cornacchione poco dopo l’alba di stamane, ma la notizia è trapelata solo poco fa.
Il comico dello Zelig era stato allertato in nottata dal nostro amico grottammarese Michele Rossi, che di risate e cabaret se ne intende assai, sia come creativo di eventi, sia per essere stato nel 1985 – è cosa buona e giusta ricordarlo con l’occasione – il primo e unico ideatore del festival dell’umorismo di Grottammare “Cabaret Amore Mio!�? (questo la sua originale denominazione).
Ma torniamo alla “seria�? politica locale.
«Ma che dici Silvio? Sei sicuro?», ha insistito Cornacchione. «Guarda che il tempo stringe – Silvio – siamo a due giorni dalla scadenza del termine per presentare le candidature. La nostra Casa delle Libertà non riesce ancora a trovare un candidato unitario e non sa che pesci prendere, sì che presci prendere, Silvio, con tutti i pescherecci cha hanno nel porto. Pensa, il sindaco uscente – Mimmo Martinelli, sì il ginecologo, il tuo amico del Palarossini di Ancona, ricordì? – ha rotto con tutti, e rischia di litigare pure Forza Italia. Il candidato proposto da ciascun partito della coalizione non è stato accettato dagli altri alleati. La ricerca di candidati indipendenti continua a non dare risultati per un incredibile intrigo di veti incrociati. Nessuna lista civica è disposta a prestare un candidato, neanche usato. A Roma – mi dicono – neppure i tuoi sanno a chi rivolgersi… Facciamo qualcosa Silvio, facciamo qualcosa!».
Poi, quasi naufragando nel mare di lacrime che sgorgavano sincere dai suoi occhi sgranati, Cornacchione ha aggiunto: «E poi pensa, Silvio. I comunisti un candidato ce l’hanno già da tre mesi. Sì, da tre mesiii…». E giù lacrime, lacrime…
È stato a questo punto che Silvio ha posto una mano sulla spalla di Cornacchione – che nel frattempo si era inginocchiato – e ha sentenziato: «Te l’ho già data la soluzione, Antonio, non insistere». «Riferisci ai nostri che vadano avanti tranquilli, non perdano tempo a cercare qua e là candidati sindaco nuovi o usati. Non ti preoccupare, ci sarà tempo dopo, il candidato lo troveremo dopo le elezioni, dopo…».
Questo abbiamo saputo da Cornacchione e questo riferiamo per dovere di cronaca.
Che dire? Ridendo castigat mores, castigat, castigat…
Intanto un grazie al grande comico – attualmente in tounée in Italia – per averci voluto concedere questa esilarante intervista telefonica, e all’amico Miche Rossi che per noi lo ha svegliato nottetempo in albergo. Ma ne valeva la pena, davvero ne valeva…
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Caro Scornacchione non fai ridere proprio nessuno… anzi diciamo che metterò da parte questo articolo per quando avrò problemi di stitichezza…
Silvio ma va….Cornacchione è un grande comico…se non riesci a ridere è solo un tuo problema…magari di intelligenza !!!
Stefano credo che il tuo “IQ” sia pari alla comicità di Scornacchione… zero assoluto!!
Il più grande comico italiano è e sarà sempre Silvio Berlusconi! Ricordiamo la barzelletta da lui inventata sull’ammalato di AIDS, quella sul milione di posti di lavoro (precari) etc. etc. etc. La colpa è delle toghe rosse che hanno costretto Silvio a doversi rifugiare in Parlamento per proteggere se stesso e i suoi amici dalle persecuzioni…VERGOGNATEVI! Avremmo vinto almeno 10 oscar! Altro che Zelig e Woody Allen!
Berlusconi potrebbe rimanere scolpito in eterno nella storia della comicità mondiale. Il problema è che la gente non lo capisce e gi crede!!!!!
Se metà della gente gli crede e metà no, non è detto che la verità stia SEMPRE nella propria parte…